Facciamo il punto sul Wii
Passato, presente e futuro dell'ammiraglia Nintendo.
Quando il Wii è stato mostrato per la prima volta all'E3 del 2005 col nome in codice "Revolution", Nintendo decise di tenere nascosto il controller. Con una faccia degna del torneo mondiale di poker, Satoru Iwata fece trapelare solo l'indiscrezione che il Revolution era grande più o meno come tre confezioni DVD messe una accanto all'altra.
A dicembre del 2006, il Wii fu lanciato su tutti i principali mercati, un anno dopo l'Xbox360 e quasi in contemporanea con la Playstation 3. Niente HD, online scomodo e basato sul sistema dei canali e quello strano controller che poteva contare su una lineu-p di titoli perfetta per esaltarne le caratteristiche. Ciò che successe dopo sembra inevitabile con quella scienza esatta che è il senno di poi: il Wii dominò la console war, e lo fece incassando ingenti profitti sull'hardware.
Oggi non siamo qui per fare una riflessione sulle ragioni di questo successo, ma è evidente che mai come in questo caso il mercato ha parlato chiaro. Dal giorno del lancio il Wii non ha solo venduto più di Microsoft e Sony, ma ha semplicemente umiliato la concorrenza. Al momento le console Wii vendute sono circa 86 milioni, contro 53 milioni di Xbox 360 e 50 milioni di PS3. E, indipendentemente dalla vostra opinione sulla grande N, dopo i giorni incerti dell'N64 e del GC è stato bello vederla tornare alla ribalta, e sbaragliare con impressionante facilità i suoi avversari.
A novembre saranno ormai cinque anni che il Wii è sulla piazza, ovvero il consueto intervallo di tempo tra una console Nintendo e l'altra, ed è confermato che il suo successore verrà mostrato all'E3 di quest'anno. I pettegolezzi e le voci di corridoio su questo nuovo progetto sono ormai fuori controllo e se ne sono sentite di bellissime: si dice che userà il Blu-Ray, che i controller avranno uno schermo AMOLED, addirittura che avrà proiettore integrato.
In ogni caso, è evidente che il Wii si sta lentamente spegnendo e l'impressione è confermata dai profitti di Nintendo nell'ultimo anno fiscale, che sono calati del 66,1%, e che sono stati spiegati con "la mancanza di software interessante, che non ha spinto i consumatori all'acquisto". Un'affermazione su cui torneremo dopo.
L'immediata risposta a questo calo di vendite è stato un taglio di prezzo globale e il lancio di una linea di titoli scontati. Attualmente la console è venduta a 149 euro, spesso perfino a un prezzo più basso, con la possibilità di scegliere quale gioco includere nel prezzo.
L'obiettivo di questa mossa è palese ed è stato confermato anche da Reggie Fils-Aime: imitare "l'onda lunga" della PS2, che ha continuato a vendere senza sosta anche dopo l'avvento della "next-gen".
"Per noi", ha detto, "è una mossa estremamente importante. E nella scorsa generazione di console, il leader del mercato (la PlayStation 2, ndR) fece registrare il 50% delle vendite dopo aver raggiunto un prezzo pari o inferiore a 149 dollari".
Dunque, un taglio di prezzo dovrebbe essere sufficiente a tamponare la falla delle vendite, giusto? Forse sì, e forse no. Il noto analista di Wedbush Morgan, Michael Pachter, che ha per molto tempo ha invocato un abbassamento del prezzo per la Wii, ha qualcosa da dire in merito.
"Credo che un taglio stabilizzerà le vendite della Wii e probabilmente le incrementerà di un 20, 25%. Ma dato che i prezzi sono scesi ad appena sei settimane dell'inizio dell'anno fiscale di Nintendo, è molto probabile che si aspetteranno un livellamento delle vendite o perfino un leggero abbassamento".
E per quanto riguarda il paragone con la PS2? "Il Wii dovrebbe ottenere lo stesso successo che la PS2 ha avuto dal 2004 al 2009", dice Patcher, "ovvero numeri interessanti per quanto riguarda sia la vendita di hardware che di software, che però scendono lentamente anno dopo anno".
A gennaio di quest'anno Sony ha annunciato che, nel corso di 10 anni, la PS2 ha venduto oltre 150 milioni di unità, e oltre 1,52 miliardi di giochi. Questo vuol dire più o meno dieci titoli per ogni console. Attualmente la Wii può contare su 86 milioni di unità e 695 milioni di giochi.