Fallout: New Vegas
La guerra non cambia mai, e neanche Fallout.
Gli effetti della guerra atomica sono ormai solo un vago ricordo e i suoi reduci, dopo anni di reclusione forzata all'interno dei vari Vault, sono finalmente in grado di tornare alla luce. Il desiderio di rinascita dei sopravvissuti all'olocausto nucleare dà vita alla Nuova Repubblica della California, una forma di governo basata sulla democrazia e sul concetto di stato di diritto, ma l'entusiasmo iniziale delle tribù unitesi per instituirla si trasforma ben presto in disperazione.
La crescita esponenziale dell'NRC si traduce inevitabilmente in un aumento delle sue necessità, ma l'espansione che ne deriva porta a due scoperte tutt'altro che idilliache. Oltre alla lussureggiante città di New Vegas, controllata da un misterioso figuro e dai suoi robot poliziotto, gli esploratori dell'NRC si imbattono nella Legione Caesar, una nuova fazione venutasi a formare dall'altra sponda del fiume Colorado, basata sullo schiavismo e sull'instillazione della paura nei suoi oppositori.
Alla luce delle evidenti differenze tra i due schieramenti il conflitto non tarda ad arrivare, ma quattro anni dopo la fine delle ostilità che hanno decretato la temporanea supremazia della NRC, la Legione sembra pronta a sferrare una nuova, terribile offensiva. La democrazia è nuovamente in pericolo.
Questa è l'affascinante premessa alla base di Fallout: New Vegas. A questo punto vi starete sicuramente ponendo una sola, semplice domanda: "e io che ruolo avrò in questa complessa realtà?". Semplice, quello che più vi aggraderà.
La vostra avventura avrà infatti inizio nei panni di un semplice corriere, incaricato di recarsi a New Vegas per una semplice spedizione ma, come spesso accade nei videogame, sono proprio le attività apparentemente più facili e banali a nascondere indicibili pericoli. Fallout: New Vegas poteva forse rappresentare un'eccezione in questo senso? Certo che no!
La consegna si rivelerà infatti un'inspiegabile trappola (chi mai potrebbe avere dell'interesse nel far fuori un povero corriere, recatosi tra l'altro in quella che potremmo definire una Svizzera post-atomica?) e così, dopo aver ricevuto un bel proiettile in corpo, vi risveglierete a Good Springs, desolante cittadina popolata da pochi, semplici reduci tra cui un medico che si occuperà della vostra riabilitazione.
Conclusa questa breve parentesi, composta da una serie di semplici passaggi che voi stessi dovrete completare per modellare il vostro alter ego, il mondo di New Vegas vi spalancherà ufficialmente le porte mettendovi ancora una volta nella condizione di decidere cosa fare, quando farlo e soprattutto come farlo. Il tutto col vostro inseparabile Pip-Boy, ovviamente.
Come nel precedente capitolo della serie la libertà decisionale è infatti alla base dall'esperienza di gioco, e ciò vuol dire che potrete vivere la vostra avventura nel mondo di Fallout nella maniera che riterrete più adeguata. Sin dai primissimi minuti vi ritroverete infatti di fronte a scelte più o meno significative o "difficili" che potrete gestire utilizzando la via della diplomazia o ricorrendo alla violenza, linguaggio universale che sembra dare ottimi frutti anche nell'universo di New Vegas.
Gli esempi di tale libertà sono ben visibili sin dalle prime ore di gioco dove, pur trattandosi di scelte "minori", per così dire, si ha la chiara percezione che le proprie azioni possano influenzare non solo la vita del proprio personaggio ma anche quella degli altri abitanti della Zona Contaminata.