Far Cry 2
A caccia di diamanti nell'Africa Nera.
"La squadra nemica ha qualcosa che io voglio" rimbomba la voce, con un denso accento africano. "Riportatemela". E con questo inizia la partita. Il mio team scatta fuori dal quartier generale verso il cortile e io salto sul posto di guida di una enorme Jeep nuova di zecca. Lancio un'occhiata alla mappa della città mentre il motore sale di giri, e poi... vedo tutti gli altri correre lungo la strada polverosa verso il quartier generale dei nemici, incuranti degli enormi veicoli parcheggiati fuori dalla nostra base. Certe cose non cambiano mai.
Avendo avuto la possibilità di spendere qualche ora nella modalità multiplayer di Far Cry 2, alcune cose ci sono risultate immediatamente evidenti. Innanzitutto, come sperato, si tratta di un solido FPS online. L'azione è veloce abbastanza da richiedere riflessi e astuzia insieme, le armi sono maneggevoli e c'è un buon bilanciamento tra pistole, coltelli, granate, veicoli e lanciafiamme, in modo da poterli usare tranquillamente a seconda della situazione. La seconda impressione che abbiamo avuto è che si tratta di un titolo sicuramente tradizionale.
Per tutti coloro non avezzi al multiplayer online, elenchiamo di seguito una serie di opzioni disponibili in tale modalità: fino a 16 giocatori possono sfidarsi l'uno contro l'altro scegliendo tra Deathmatch, Team Deathmatch, cattura il Diamante o Uprising. Cattura il Diamante è nient'altro che il classico Capture the Flag (con i diamanti al posto delle vetuste bandiere) mentre Uprising rimanda alla mente un Battlefield che si concede una vacanza in Africa. Un giocatore per ogni team sarà nominato capitano, grado che sarà visibile dal berretto rosso sul personaggio. Solo i capitani però possono occupare determinati punti sparpagliati nella mappa. Qualora una squadra riesca ad occupare tutte le zone indicate, i membri dell'altro team non hanno più possibilità di tornare in gioco consentendovi di eliminare il capitano in maniera permanente e vincere la partita.
È un'idea tutto sommato buona, che offre una serie di interessanti opzioni. Rimarrete a proteggere il vostro capitano o andrete a caccia di quelli avversari? E come difenderete le zone che avete conquistato? Poiché ogni team può tentare di acquisire una sola zona per volta, sarà vostro compito cercare di capire quale sarà il prossimo obiettivo del capitano avversario. Qualora riusciate a braccarlo e ad ucciderlo, l'intera squadra nemica sarà bloccata per uno o due minuti. Ciò vi consentirà di devastare tutto a suon di pallottole o di colpire i loro centri nevralgici posizionando letali aggeggi esplosivi.
Ma oltre alla modalità Uprising, ciò che catturerà l'occhio del giocatore più smaliziato saranno alcune delle stesse features che Far Cry 2 ripropone in modalità offline. Nello specifico, parliamo dell'esigenza di estrarre le pallottole una volta colpiti, spegnere un incendio o rimettere a posto le vostre dita spezzate, così come la possibilità di soccorrere gli alleati caduti, in pieno stile Gears of War.
Diciamo comunque che il titolo ci è sembrato meno permissivo rispetto a Gears, soprattutto perché avrete la possibilità di eliminare con calma quei nemici caduti a seguito di esplosioni o di pallottole ben mirate. Alla fine avrete anche la possibilità di incendiare tutto, la cui utilità nel corso dell'azione è a volte discutibile. Tentare di bruciare i nemici può rivelarsi estremamente complicato, anche se ci preme segnalare l'ottima integrazione e propagazione delle fiamme a seconda degli elementi ambientali con cui entra in contatto.