Far Cry 2
Malarico paradiso.
In generale comunque il gioco sa offrire spunti degni di nota, in particolar modo per quanto rigurarda gli alleati. Una banda di mercenari composta in larga parte da personaggi che avrete scelto di non controllare, pronti ad offrirvi missioni, consigli e occasionalmente persino fuoco amico nelle circostanze più delicate. Completamente dipendenti dalle vostre azioni, essi vivranno o moriranno in base alle vostre scelte e sapranno coinvolgervi con le loro personalità abilmente tratteggiate. Alcuni si riveleranno infatti generosi, altri risoluti, altri ancora rozzi o persino odiosi, eppure tutti dotati di tratti credibili e genuini, capaci di renderli ancora più memorabili anche alla luce delle già menzionate dinamiche di causa/effetto.
Altre sperimentazioni alla ricerca del nuovo e dell'imprevedibile si rivelano invece meno azzeccate. Il gusto di Far Cry 2 per il realismo esasperato è convincente soltanto a metà: difficile divertirsi con pistole che si bloccano con una certa regolarità o con macchine troppo soggette a rompersi, specialmente quando tutto appare come un modo un po' forzato e artificioso per aggiungere tensione a passaggi altrimenti relativamente agevoli.
Ubisoft potrebbe certo obiettare che elementi come questi rendono Far Cry 2 qualcosa che vada oltre il mero intrattenimento -e in effetti l'enfasi sulla natura deperibile degli oggetti ed il bisogno di controllare costantemente l'incubazione della malaria sono cruciali per farvi vivere un'esperienza ancora più coinvolgente e totalizzante. Non che la cosa risulti del tutto convincente però, visto che paradossalmente il gioco si rivela più artificiale proprio nei momenti in cui vuole apparire più baldanzosamente realistico. Del resto l'idea che qualsiasi macchina possa essere sistemata semplicemente stringendo una vite nel radiatore è ridicola quanto gli health pack galleggianti o la maniera in cui viene gestita la variabile malaria -vale a dire a mo' di scusa per vincolarvi a side quest ripetitive volte ad ottenere dosi di medicinali più forti.
Il multiplayer viaggia invece su un terreno molto più sicuro, grazie anche ad un preciso e puntuale saccheggio di alcune delle idee di Call of Duty 4. E così al sistema a livelli e alla scelta degli armamenti si aggiungono i veicoli e gli ambienti infiammabili già visti nella modalità single player. Impressionante l'editor dei livelli, forse più correttamente definibile come un vero e proprio creatore di stage, che permette addirittura di intervenire sulla morfologia geografica del territorio, arrivando addirittura ad informare l'utente riguardo alle performance del prodotto finale.
Alla fine, il termine di paragone più adeguato per Far Cry 2 non è il tanto decantato Crysis, bensì Deus Ex (Invisible War, purtroppo): comuni ad entrambi i titoli idee interessanti, trattate secondo modalità leggermente pesanti, ed una serietà di fondo un po' zoppicante che occasionalmente limita il ritmo del tutto. Il risultato è un gioco affascinante con pregi e difetti ugualmente tendenziosi; un titolo che ricostruisce in maniera interessantissima la storia a seconda delle azioni dell'utente, che però fatica a rendere godibili le missioni secondarie più semplici. Far Cry 2 è più indimenticabile che perfetto, allora: brillante eppure frustrante, sobrio ma anche comico, capace di garantire assoluta libertà entro limiti rigorosamente ben definiti, nel tentativo di trattare i giocatori come adulti. Ed in definitiva, fedele all'originale, resta un videogame nato per combattere con se stesso.