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Fat Princess

Una principesca palla di lardo.

Nell'immaginario collettivo, la principessa è da sempre stata intesa quale essere delicato e soave, ineguagliabile esempio di grazia e sublime leggiadria, in poche parole: la quintessenza della bellezza. Per nostra fortuna, c'è sempre qualcuno disposto a distruggere simili abusati cliché, spesso e volentieri in maniera talmente dissacrante da risultare incredibilmente efficace. Ciò è quanto messo in atto dai ragazzi di Titan Studios, i quali finalmente ci propongono una principessa oversize, tanto pacioccosa quanto esilarante.

Fat Princess è un gioco particolarissimo, che non inventa nulla ma basa la propria struttura sulla miscela di generi differenti. Abbiamo perciò il “rubabandiera” tipico degli shooter in prima persona, una suddivisione in classi specifiche alla maniera di tanti GDR e un sistema di sfruttamento delle risorse ambientali comune ad un'infinita schiera di titoli strategici. La cosa positiva di tale connubio è sicuramente il riuscitissimo equilibrio tra gli elementi che lo compongono.

Le ambientazioni sono coloratissime e ben strutturate.

Due schieramenti si affrontano con lo scopo di rapire la principessa della fazione avversaria e portarla all'interno della propria roccaforte: un obiettivo del genere potrebbe anche apparire di una banalità disarmante, se non fosse per le peculiari dinamiche introdotte dal team.

Le principesse, infatti, andranno alimentate a suon di torte (disseminate casualmente negli scenari) in modo da renderle grasse in maniera indecorosa e pertanto difficili da trasportare sino alla meta prefissata.

Se a ciò si aggiunge la necessità di proteggere la nostra beniamina dalle incursioni dei nemici e già è possibile intravedere l'imprevedibilità insita nel gameplay, soprattutto quando ci è data la possibilità di creare fazioni da sedici giocatori per un totale di trentadue utenti in simultanea.