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Final Fantasy Crystal Chronicles: The Crystal Bearers

Il Final Fantasy che non ti aspetti...

Quando si ha a che fare con un qualsiasi Final Fantasy, è normale aspettarsi alcuni elementi tipici di questo franchise: un improbabile eroe costretto a entrare in azione contro la sua volontà, un'esuberante spasimante del protagonista e uomini i cui tratti somatici evidenziano più di qualche somiglianza con le loro controparti femminili. Ciò che non ci si aspetterebbe mai da un Final Fantasy è però il fatto di ritrovarsi in un centro commerciale a inseguire un furetto.

All'inizio di The Crystal Bearers il nostro eroe, Layle, si trova infatti in una situazione davvero particolare: il peloso roditore ha rubato la sua gemma magica e il suo obiettivo è ovviamente quello di riconquistarla (per ragioni ancora sconosciute). Per fare ciò è necessario agire in maniera altrettanto particolare, ovvero puntando il Wiimote sull'animale e agitandolo fino a riempire una speciale barra circolare che, una volta piena, permette di utilizzare i poteri telecinetici di Layle per afferrare il bersaglio. Tutto sembrerebbe andare per il verso giusto ma, proprio al momento della cattura, il furetto fugge e i poteri di Layle vanno dunque a colpire un povero passante che, suo malgrado, viene lanciato contro un muro. A questo punto la domanda sorge spontanea: stiamo davvero giocando a Final Fantasy?

"Volevamo creare un titolo adatto al Wii che fosse al contempo un Final Fantasy lontano dai canoni tipici della serie", afferma un sorridente Akitoshi Kawazu, producer del gioco nonché senior VP della divisione software e development presso Square Enix. "Crystal Chronicles è sempre stata un'IP action e di conseguenza tornare a quell'impostazione strutturale ci è sembrato il modo migliore per attrarre un pubblico casual".

Indipendentemente dal fatto che si possa condividere questo pensiero, Kawazu è innegabilmente un esperto di Final Fantasy: non solo ha lavorato al primo Final Fantasy nel 1987, ma si è fatto un nome all'interno della compagnia dimostrando grandi doti organizzative durante lo sviluppo di prodotti particolarmente problematici (fu ad esempio coinvolto notevolmente nello sviluppo di Final Fantasy XII).

Il motore fisico è sorprendentemente solido.

Difatti, Crystal Bearers si è sicuramente dimostrato uno dei progetti più problematici degli ultimi anni; dopo il suo annuncio nel 2005 sono infatti passati diversi anni prima che la compagnia nipponica rilasciasse nuove informazioni, e la sua release, posticipata prima al 2007, poi al 2008 e poi ancora al 2009, è stata ora fissata ai primi mesi del 2010.

Secondo Kawazu gran parte del ritardo sarebbe imputabile al lavoro necessario per rendere il prodotto davvero convincente: "Square Enix non ha mai avuto una grande tradizione in quanto ad action game, e proprio per questo motivo abbiamo faticato nel convincerci che questo sarebbe potuto essere un buon titolo", ha dichiarato.

"Anche nei momenti in cui eravamo certi di aver fatto un ottimo lavoro, non è stato facile portare altre parti della compagnia a riconoscere i pregi del prodotto. Il processo di sviluppo ha dunque richiesto molto tempo. Dovevamo essere certi che il titolo potesse risultare appetibile a un vasto pubblico, e raggiungere tale obiettivo ha richiesto un lavoro davvero meticoloso".

All'inizio dell'avventura Layle e il suo amico Keiss si trovano a lavorare come agenti di sicurezza in difesa della dell’Alexis un imponente velivolo che, come prevedibile, viene attaccato pochi secondi dopo. La delicata situazione si rivela però un'ottima occasione per saggiare le abilità belliche di Layle; in una fase di gioco in perfetto stile sparatutto è infatti necessario utilizzare il Wiimote per sparare a dei draghi, respingendo così la loro avanzata.