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Game Room

Un tuffo nel passato.

Siete videogiocatori di vecchia data in preda alla nostalgia? Rimpiangente gli anni spensierati della vostra infanzia passati nelle sale giochi? Se la risposta è "sì", allora la Game Room di Microsoft è sicuramente la risposta alle vostre preghiere… peccato solo per i giochi proposti, molti dei quali non sono affatto all’altezza della genialità del concept di base.

Partiamo col dire subito una cosa: il gioco, o forse dovremmo dire l'applicazione, è gratuita, ma per avere accesso ai suoi contenuti dovrete ovviamente sborsare diversi Microsoft Point. Una volta che avrete scaricato la Game Room e un paio di Game Pack, avrete infatti accesso a questa particolarissima sala giochi virtuale dove potrete accedere alle varie sezioni presenti, tra cui quella dedicata ai prodotti Atari, Konami e Intellivision. Ognuna di queste "stanze" conterrà un massimo di otto cabinati e voi avrete un massimo di 10 minuti per provare tutto ciò che vi aggraderà di più.

È possibile modificare la visuale simulando la prospettiva che si avrebbe di fronte a un vero cabinato.

A fronte della tradizionale difficoltà media di questo genere di prodotti, gli sviluppatori hanno inoltre incluso la possibilità di riavvolgere il tempo durante una qualsiasi partita per rimediare ad eventuali errori (e credetemi, ne commetterete molti). Tutto ciò che dovrete fare sarà premere il grilletto sinistro e rilasciarlo nel momento che riterrete più opportuno.

Al di là di tutto è comunque importante sottolineare come la cura per i dettagli sia alquanto altalenante. La parte dedicata ad Atari, ad esempio, con i suoi appariscenti cabinati, è decisamente meglio realizzata rispetto ad altre (come ad esempio quella Konami). Giochi come Crystal Castles, Lunar Lander, Asteroids Deluxe, Tempest, Red Baron, Gravitar e Centipede godono infatti tutti di skin identiche alle loro controparti reali, contribuendo dunque, in maniera tutt'altro che marginale, ad accrescere l’intensità di questa realtà virtuale.

Lo stesso non può purtroppo essere detto per la "zona" Konami in cui i cabinati, tutti identici fra loro, sono caratterizzati solo da un banalissimo logo della compagnia nipponica. A peggiorare il tutto vi è poi una selezione di titoli non proprio famosissimi; la lista comprende infatti Tutankham, Road Fighter, Finalizer, Shao-Lin's Road, Battlantis, Jungler, Scramble e Super Cobra, e a meno che non siate veri e propri appassionati, probabilmente non sarete disposti a provarne (per 40 MSP a sessione) o addirittura a comprarne nessuno, dopo aver concluso la demo gratuita.

In un futuro non troppo lontano, le sale giochi saranno popolate da schiavi robot.

Nel caso in la line-up Konami vi sia sembrata poco interessante, rimarrete purtroppo altrettanto delusi di fronte alla collezione Intellivision e Atari 2600.

Degli otto titoli Atari 2600 presenti, ovvero Adventure, Combat, Outlaw, Millipede, Realsports Tennis, Football, Star Raiders e Yars' Revenge, solo quest'ultimo sarà infatti capace di stimolare un pizzico di interesse nella maggior parte dei videogiocatori.

Alla luce della loro qualità, anche se questi titoli dovessero essere venduti in pacchi da dieci, sarebbe infatti assurdo spendere più di uno o due euro per acquistarli. Se Microsoft è convinta che le persone siano disposte a pagare 240 Punti per giochi di questo tipo, il sospetto è che sta seriamente facendo un errore di valutazione.

Ma le cose non finiscono qui. L'Intellivision non è tra i migliori sistemi d'intrattenimento della storia e alla luce di questo la sua presenza nella Game Room è un vero mistero.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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