Gears of War 2
Il ritorno più atteso dell'anno.
"Questo è tutto ciò per cui abbiamo combattuto" dice Marcus. E sta parlando di un mondo in pericolo. Di un nuovo giorno del giudizio. Dopo anni e anni, l'umanità è ancora una volta chiamata ad una missione primordiale: la sopravvivenza. Con questo spirito, e con le parole di Marcus che ancora riecheggiavano nelle nostre orecchie, ci siamo guardati intorno con un misto di rabbia ed esaltazione. Paura e adrenalina lottavano dentro di noi in vista dello scontro imminente. Abbiamo preso atto di ciò per cui dobbiamo combattere. Poi abbiamo imbracciato le armi e ci siamo addentrati in Gears of War 2...
Le nostre supposizioni, così come quelle di molti altri giocatori, si sono rivelate fondate. Questo secondo capitolo non stravolge nulla, ma preferisce rinforzare le fondamenta di tutto quanto era stato creato in precedenza da Epic Games. Tutto ha un sapore vagamente familiare e solo andando avanti nel gioco ci rendiamo conto, poco alla volta, delle novità introdotte dal team di sviluppo. A parte inedite e devastanti armi, la cui implementazione era abbastanza ovvia, abbiamo adesso nuovi veicoli e una maggiore interazione con essi. Da sottolineare inoltre il piacere di scoprire ed eseguire le nuove mosse: abbiamo abbattuto una Locusta particolarmente coriacea e col suo cadavere ci siamo fatti scudo facendone fuori altre quattro. La quinta, per la cronaca, è andata giù subito dopo esserci disfatti di quella (ormai) inutile carne da macello. Abbiamo però subìto danni ingenti, perché farsi scudo con i nemici non significa affatto essere momentaneamente invulnerabili. Il nostro azzardo fuori dalla zona di copertura poteva costarci caro.
Nella prima mezz'ora di gioco, la sensazione è che Epic si sia seriamente impegnata nel tirare fuori tutto il potenziale possibile. Il comparto tecnico ci dimostra per l'ennesima volta quanto sia importante imparare ad addomesticare l'hardware di riferimento. Evitiamo pertanto inutili giri di parole: Xbox 360 si ritrova a gestire un codice senza dubbio pesante, ma riesce nel migliore dei modi attingendo a risorse che non gli avremmo mai attribuito. Almeno fino ad ora.
Gli scenari sono più ampi, più dettagliati e offrono molte più occasioni di copertura rispetto al passato. Altre volte sono invece angusti e oscuri, e ci si ritrova a dover scegliere velocemente il punto più efficace per equiparare difesa e attacco. L'engine, dotato di tutte quelle migliorie sbandierate da Epic, muove agilmente l'azione sullo schermo senza sbavature eclatanti. Siamo usciti tossendo da una nube di fumo, svanita poco a poco rivelando nemici poco lontani oltre un punto di copertura. Alla capacità di spremere a dovere i processori della console, si accompagnano pertanto importanti intuizioni in termini di coinvolgimento emotivo. Nessuna incertezza di frame rate durante le splosioni, coadiuvate tra l'altro da un sonoro che ci è parso sicuramente superiore al primo capitolo. L'intelligenza artificiale mostra infine i notevoli passi in avanti, con attegiamenti sempre pertinenti alla situazione e mai fuori luogo.
Giocato in singolo, Gears 2 ripropone la stessa linearità cui siamo abituati, ma è nella modalità cooperativa che il gioco comincia a mostrare le reali intenzioni del team. Varie sezioni si alterneranno una all'altra, mostrando un efficace senso di codipendenza. Notevole l'approccio tattico in questo senso: le nuove armi e le nuove mosse vi permettono infatti di sperimentare strategie differenti in base all'ambiente circostante e alla situazione in cui vi trovate. Poi potete anche lasciarvi guidare dall'istinto e sparare a qualsiasi cosa richiami la vostra attenzione, ma difficilmente resisterete alla tentazione di mettere in atto esecuzioni particolari. Suvvia, alla fine, si tratta di sforzi creativi nemmeno troppo rigorosi.
Il gioco non sarà mai avaro di indizi sulla strada da seguire. Se trovate armi pesanti lungo il tragitto e tutta una serie di munizioni intorno a voi, potete star certi che avrete presto a che fare con qualche bestione poco raccomandabile. Riteniamo questo sistema molto intelligente, perché aiuta il giocatore senza servire nulla su piatti d'argento. Niente sconti, amici. Quella che vi viene offerta è giusto la possibilità di arrivare decentemente preparati agli scontri più impegnativi, senza per questo sminuire l'impatto delle battaglie o il senso di scoperta nelle nuove locations in cui vi troverete per la prima volta. Il vostro stile di gioco e la vostrà abilità faranno il resto.