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Guitar Hero: Warriors of Rock

Finalmente si cambia musica!

Qualche anno fa, quando uscì il primo capitolo di Guitar Hero, il titolo Harmonix seppe conquistare immediatamente un gran numero di giocatori grazie al proprio stile, all'ottima colonna sonora e al gameplay coinvolgente.

Poco importava che le canzoni della track list fossero cover realizzate da musicisti sconosciuti: impugnare quella piccola chitarra di plastica permetteva di sperimentare sensazioni esaltanti, fino a quel momento note solo ai pochi fortunati che avevano avuto la fortuna di trovare un cabinato di Guitar Freak di Konami in sala giochi.

Da allora le cose sono cambiate profondamente: Harmonix ha abbandonato Activision per collaborare con Electronic Arts e creare Rock Band, mentre il marchio di Guitar Hero è finito nelle mani di Neversoft.

Nel tentativo di seguire le orme di Rock Band, Guitar Hero ha rinunciato alla propria identità, siglando un terribile patto col diavolo della musica pop e sfornando un capitolo dietro l'altro nel pieno di una disarmante schizofrenia musicale: Metallica, Band Hero, Van Halen...

Activision ha dato così la sensazione di non avere un piano ben definito per far crescere il marchio, ma piuttosto di navigare a vista nel tentativo di vendere il maggior numero possibile di copie, senza curarsi della reputazione della serie.

Il risultato è stato un lento ma costante allontanamento dei fan più hardcore, ormai stanchi di dover spulciare track list tanto lunghe quanto banali alla ricerca di un brano decente con cui mettersi alla prova.

La perdita di carisma di Guitar Hero è stata causata in parte anche dall'inserimento di elementi di gameplay che alleggerissero il lavoro dei designer, mettendo tutto sulle spalle dei giocatori. L'editor dei personaggi, per esempio, rese a dir poco superflui i rocker predefiniti, al punto da trasformare simboli come Axel, Johnny Napalm o Pandora in semplici comparse in uno spettacolo ormai più grande di tutti loro.

Con questo nuovo capitolo della serie, tuttavia, Activision e Neversoft hanno deciso di cambiare bruscamente rotta per tornare alle origini, complice anche la sempre più complicata sfida con Rock Band. Rinunciando a seguire le orme di Harmonix lungo la strada per la creazione del simulatore musicale didattico definitivo, i ragazzi di Neversoft hanno aperto il vecchio baule dove avevano rinchiuso le giacche di pelle e gli stivali chiodati, per indossarli ancora una volta in nome del divertimento.

Guitar Hero: Warriors of Rock è un ottimo esempio di come a volte un passo indietro sia sufficiente per portare evidenti benefici a una serie impigrita da anni di successi. Non solo Warriors of Rock è divertente (elemento fondamentale di cui sembrava che i programmatori si fossero dimenticati, negli ultimi anni), ma presenta anche una struttura interessante e una track list fra le migliori di sempre.

Nei passati capitoli della serie la modalità Carriera era una semplice formalità da sbrigare in modo frettoloso, unicamente per sbloccare tutte le canzoni della track list e dedicarsi poi alla metodica scalata al successo, completando tutte le canzoni a esperto con il 100% di note suonate.

Black Rain, l'inedito dei Soundgarden interpretato dal grande Chris Cornell per Warriors of Rock.

Per andare incontro ai giocatori più pigri (o agli organizzatori di tornei), il team di sviluppo decise di rendere disponibile fin dall'inizio ogni singola canzone degli ultimi episodi, dando il colpo di grazia alla modalità principale, trasformata in una semplice lista di pezzi da affrontare in ordine casuale.

Questa volta, invece, la Carriera di Warriors of Rock propone una trama divertente che coinvolge tutti i vecchi protagonisti (più un paio di interessanti new entry), restituendo loro una dignità da tempo perduta.