Halo: Reach
La rinascita di Halo?
Sull'ultimo numero di Game Informer si può trovare un articolo molto interessante dedicato ad Halo Reach, che finalmente rivela diversi dettagli della prossima fatica di Bungie. L'occasione per condividere le informazioni con voi era davvero troppo ghiotta, quindi abbiamo deciso di raccontarvi qui su Eurogamer quanto emerso finora, in attesa di poter mettere personalmente le mani sulla demo presa in esame.
A quanto pare il gioco non sarà basato sul romanzo del 2001 di Eric Nylund “The Fall of Reach”, ma su un frammento della storia di Halo ancora inesplorato, ambientato in quello stesso arco temporale e incentrato su una squadra di Spartan isolata sul pianeta Reach a poche ore dalla sua distruzione.
Iniziando l'avventura il giocatore saprà già quale sarà la sorte del pianeta, e vivrà con angoscia ogni singolo cambiamento nel panorama e nell'ecosistema di Reach prima della sua fine. Tutto ruoterà attorno al Noble Team, un gruppo di sei soldati (prevalentemente di Spartan) sopravvissuto a decine di battaglie e temprato per affrontare qualsiasi minaccia.
Trattandosi di Spartan di terza generazione, più economici da costruire dei precedenti, questi soldati sono stati spesso mandati in missioni suicide, ma in un modo o nell'altro se la sono sempre cavata. Il giocatore vestirà i panni del nuovo arrivato, il sostituto mandato per prendere il posto lasciato vacante dalla caduta di uno dei membri del gruppo.
Il passato del protagonista sarà, ovviamente, avvolto nel mistero, ma si saprà molto dei nostri compagni di squadra, che a quanto pare dovrebbero essere sviluppati in modo accurato e approfondito. Carter-259 sarà il leader del gruppo, l'unico membro della squadra originale assieme a Kat-320, fiera Spartan donna caratterizzata da un impianto robotico al braccio destro. Jorge-052, l'unico Spartan II del gruppo (come apparirà evidente già solo considerandone le dimensioni), sarà l'esperto di armi pesanti, Emile-239 lo scout silenzioso e Jun-266 il cecchino.
A questi personaggi si andrà ad aggiungere il pianeta Reach, che a detta dei programmatori sarà più vivo e caratterizzato che mai. Una simile dichiarazione era già stata fatta per la città di Halo ODST, che avrebbe dovuto essere una sorta di aiuto extra per il giocatore nella sua lotta contro i Covenant, ma la cosa non è andata proprio come previsto. Speriamo che i programmatori abbiano imparato la lezione.
Nella demo presentata tutto iniziava con l'ordine impartito al Noble Team di investigare su un segnale di disturbo delle comunicazioni con il pianeta. In un'ambientazione in cui ben pochi soldati hanno avuto contatti diretti con i Covenant, e dove il nemico è ancora avvolto da un alone di spaventoso mistero, il team è costretto a scendere sul pianeta per verificare la situazione.