Hitman Absolution - intervista
Quattro chiacchiere con Tore Blystad, Game Director di Io Interactive.
Vi abbiamo appena proposto un'interessante preview di Hitman Absolution, non potevamo non mettere come ciliegina sulla torta l'intervista a Tore Blystad, Game Director di Io Interactive, che si è prestato con una certa pazienza alle nostre domande.
Ecco dunque il risultato di un serrato botta e risposta, grazie al quale potrete scoprirne ancora di più sul ritorno dell'Agente 47 a sei anni dalla sua ultima apparizione in Blood Money.
Il primo capitolo della serie di Hitman è uscito nel 2000. Chi è nuovo ai videogame o non gioca più da tempo, potrebbe non sapere che abbiamo dodici anni di storia e che oggi siamo al quinto capitolo della serie. Questa è la ragione per la quale vogliamo ricordare a tutti che siamo stati i primi a proporre un gioco incentrato sugli assassinii.
Beh, ce ne sono tanti ormai. C'è Dishonored pronto a uscire, c'è Assassin's Creed…
Il nostro resta un titolo unico nel suo genere, ma credo sia facile per gli utenti meno avveduti cadere in errore e far rientrare questi altri giochi nella categoria di Hitman.
Innanzitutto il protagonista. L'Agente 47 è un personaggio iconico che risulta facilmente riconoscibile nonostante siano passati sei anni dal precedente capitolo, Blood Money.
"Hitman Absolution ruota attorno a un'intelligenza artificiale molto complessa che ha richiesto un notevole periodo di sviluppo"
Ti rispondo allora citando l'ambientazione, lo stile e la direzione artistica. Poi, se guardi alle meccaniche del gameplay, ti accorgerai che tutto ruota attorno a un'intelligenza artificiale molto complessa e che ha richiesto un notevole periodo di sviluppo. C'è tutto un mondo attorno all'Agente 47 che si comporta in modo realistico adattando il gameplay alle proprie scelte.
Si vuole procedere ad armi spianate? Ora si può farlo. Si preferisce invece adottare un approccio stealth nel quale ci si mescola tra la folla? Anche in questo caso l'intelligenza artificiale si adatterà e reagirà di conseguenza. Per noi la cosa più importante è che la gente senta di stare vivendo una propria esperienza e che non abbia la sensazione di essere guidata lungo un percorso predefinito.
Diciamo che ora il gioco sarà ugualmente punitivo verso chi vorrà affrontarlo sparando a tutti, ma che sarà possibile concludere un livello laddove prima si veniva uccisi istantaneamente. Questo perché la propagazione della consapevolezza tra i personaggi non sarà più istantanea come prima.
Se quindi vi farete scoprire, vi verranno a cercare solo quelli che vi hanno effettivamente visto, ma non tutti i nemici presenti nel livello. Inoltre, una volta sistemati i vostri inseguitori, potrete sempre nascondervi di nuovo e procedere indisturbati. Questo, ovviamente, sempre che nel frattempo qualcuno non scopra i cadaveri che avete lasciato in giro.
Insomma, difficile sì, impossibile no.
"Il gioco sarà ugualmente punitivo verso chi vorrà affrontarlo sparando a tutti"
Come accennavo prima, ciò che abbiamo fatto è stato aumentare la predisposizione dell'intelligenza artificiale verso un approccio action. In fin dei conti stiamo pur sempre parlando di un assassino modificato geneticamente per essere ancora più letale e che, come tale, dev'essere capace di combattere contro chiunque.
Non credo però che il raffronto con Gears of War sia corretto perché i nostri livelli non sono lineari ma aperti, e permettono una notevole varietà di approcci che comportano a loro volta un'intelligenza artificiale capace di reagire di conseguenza.
Sì.
(ride) Diciamo che alcune cose non si adatterebbero bene all'universo di Hitman, non sarebbero coerenti e quindi non le abbiamo implementate.
"Se non cambi vieni criticato perché non introduci innovazioni. Se lo fai vieni criticato perché ti distacchi dal solco della tradizione"
Se la mettiamo così c'è un rischio in qualsiasi cosa. Se non cambi vieni criticato perché non introduci innovazioni. Se lo fai vieni criticato perché ti distacchi eccessivamente dal solco della tradizione. Quello che vogliamo evitare è che la gente si trovi crivellata di colpi solo perché ha commesso l'errore di estrarre una pistola al momento sbagliato. Per il resto Hitman Absolution resta giocabile tranquillamente alla vecchia maniera, che poi è quella preferita dalla maggior parte delle persone.
Diciamo che forse l'accostamento più aderente alla realtà sarebbe quello con Grand Theft Auto, quando se vuoi dai fuori di testa cominci a uccidere tutti e ti ritrovi con cinque stelle di notorietà. La missione è ancora completabile ma è dannatamente difficile, e quando ti sei sfogato abbastanza ricominci daccapo affrontandola nel modo giusto.
Alcuni appassionati della serie stano giocando oggi ancora il primo Hitman e…
"Alcuni appassionati della serie stano giocando oggi ancora il primo Hitman"
Non ho un dato preciso ma la pagina Facebook di Hitman ha 1,3 milioni di fan…
Non ho un numero preciso ma mi pare oltre i 10 milioni.
No, dicevo che abbiamo scoperto che uno degli hobby preferiti da parte dei nostri fan è trovare dei nuovi obiettivi sempre più difficili per dimostrare la propria abilità. Ad esempio, c'è stato un periodo in cui in un certo livello andava di moda assassinare un clown con un'ascia e poi mettere il filmato su YouTube, per vedere chi riusciva a farlo nel minor tempo possibile.
Abbiamo trovato il fenomeno interessante perché alla fine era come se la gente provasse ad aggiungere in proprio dei contenuti, alzando il livello della sfida. Con la modalità Contracts non facciamo altro che aprire il gioco alla nostra community, permettendo la libertà di modificare il gameplay a proprio piacimento.
Sì, l'abbiamo fatto, ma mentre alcune delle modalità dell'online di K&L2 si adattavano perfettamente al contesto del gioco, in Hitman Absolution crediamo che non sarebbero state coerenti. L'Agente 47 è un personaggio solitario e dunque l'antitesi di un'esperienza multi giocatore.
"I giochi della serie Hitman hanno sempre cercato di allargare i confini di ciò che è ritenuto moralmente accettabile"
I giochi della serie Hitman sono sempre stati provocatori, cercando di allargare i confini di ciò che è ritenuto moralmente accettabile. Questo anche in virtù della notevole libertà concessa al giocatore, che è capace di azioni che magari non abbiamo previsto neppure noi.
Non ti nascondo però che le polemiche che sono nate a seguito del filmato che tu menzioni non ce le aspettavamo, essenzialmente perché ancorché travestite da suore, quelle che uccide l'Agente 47 sono delle vere e proprie assassine.
Beh, dai, abbiamo fatto anche Mini Ninjas! Ed è stato sviluppato dallo stesso team di Hitman, che oltre a voler fare qualcosa di diverso, è anche appassionato dei giochi di Nintendo. Per il resto, l'Agente 47 è violento solo se lo desideri tu. Absolution è completabile senza uccidere nessuno, a eccezione ovviamente degli obiettivi finali di ogni livello.
Hitman Absolution uscirà il 20 novembre per PC, PS3 e Xbox 360..