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Il gamescom a mente fredda

Considerazioni e aneddoti della fiera di Colonia.

L'edizione 2010 della fiera di Colonia si è chiusa ormai da qualche giorno, permettendoci di tornare in Italia carichi di informazioni e aspettative sui titoli più importanti dei prossimi mesi. La settimana tedesca della redazione di Eurogamer è stata segnata da follie assurde, presentazioni meravigliose, rivelazioni scottanti e cocenti delusioni.

Per condividere con voi lettori l'esperienza del gamescom 2010, abbiamo pensato di scrivere un articolo contenente le nostre impressioni al riguardo, condite dall'immancabile elenco dei giochi più interessanti (tre per ogni redattore presente all'evento) e dallo scontato “migliore della fiera”.

Prima di tutto, vorrei subito smentire la voce secondo la quale il buon VincentVega russi. Luca non russa: apre e chiude le finestre col respiro! Meno male che tra i chilometri macinati in fiera e le nottate in bianco per scrivere gli articoli da pubblicare su Eurogamer, mi bastava poggiare la testa sul cuscino per crollare come un bimbo felice, incurante del terremoto sensoriale che mi circondava.

Microsoft ha invitato la stampa in un capannone alla periferia di Colonia per far provare la lineup Xbox 360 e il Kinect .

Solo una sera ho rischiato il linciaggio, visto che quando sono entrato in camera, alle 4:30 di mattina, ho trovato Luca con l'occhio pallato dell'ex-militare incautamente svegliato nel cuore della notte, già pronto a strapparmi il cuore in perfetto stile Mortal Kombat.

Fortunatamente è bastata una parola amichevole per convincerlo a tornare a dormire senza tragiche conseguenze.

Non ho idea di come sia andata la convivenza Fantoni-Silvestri, ma sono certo che tutti i dettagli scabrosi verranno raccontati dai diretti interessati nei commenti all'articolo (nulla di che: quando dormi con un rugbista di 110 chili, te ne stai buono cercando di non fare rumori improvvisi prima di ritrovarti placcato in anticamera. ndSS)

Passando a cose più serie, direi che sia giunto il momento di decretare il gioco della fiera secondo Eurogamer. And the winner is... Bioshock Infinite!

C'è poco da fare. La presentazione di questa meraviglia ha colpito ogni singolo membro del gruppo. Dopo che il primo della spedizione è uscito dalla presentazione galvanizzato come un bambino alla vigilia di Natale, uno dopo l'altro siamo riusciti tutti a imbucarci nella favolosa saletta dove veniva mostrato il gameplay del gioco in questione. Il risultato? Non vediamo l'ora che esca!

Stefano (sulla destra) e l'amico Sergio Pennacchini si prestano per fotografare il pittoresco tedesco sullo sfondo.

L'ambientazione ispirata e meravigliosa, il gameplay frenetico e ricco di pathos, la gran quantità di eventi scriptati con maestria...ogni singolo frammento di questo puzzle sembra promettere meraviglie incredibili.

Per quel che abbiamo potuto vedere, sembrerebbe proprio che i programmatori abbiano intenzione di offrire un'esperienza ben più frenetica di quella del primo Bioshock, con continui stravolgimenti e con un ritmo molto più elevato.

L'ambientazione, non c'è bisogno di dirlo, è ispirata come poche altre, ed è resa alla perfezione grazie a una realizzazione tecnica che già ora lascia a bocca aperta. Se a questo aggiungiamo i nuovi poteri (ancora avvolti nel mistero: fino a questo momento se ne sono visti pochi ma tutti piuttosto intriganti), nuovi avversari pericolosi quanto gli indimenticabili Big Daddy e le dinamiche legate alla collaborazione con la misteriosa ragazza del video... beh, il titolo di “migliore della fiera” è più che meritato!

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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