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inFamous 2

Chi fa da sé…

inFamous è stato sicuramente uno degli action game di maggiore interesse degli ultimi tempi, anche se non ha goduto dello stesso richiamo di certa concorrenza blasonata.

Uscito due anni fa in esclusiva PS3, è assurto agli onori delle cronache per come mescolava il concetto di open world con una valanga di elementi di gameplay quali action, platform, RPG e persino puzzle, fusi in un'unica soluzione. Il risultato era tutto sommato piuttosto gradevole.

Ovviamente il buon successo del gioco ha spinto gli sviluppatori, i Sucker Punch di Washington, a tornare al lavoro buona lena e a riproporre alla schiera di appassionati un secondo capitolo in grado di rispondere alle loro aspettative.

Siccome squadra che vince non si cambia, è piuttosto ovvio che inFamous 2 sia stato realizzato seguendo gli stessi concetti del predecessore, ovvero prendendo il protagonista Cole, permettendogli di controllare ancora una volta elettricità, e gettandolo in una mischia fatta di mostri capaci di mettere in difficoltà le sue abilità nel muoversi attraverso i sobborghi di una città semidistrutta.

Esplosioni, palazzi che si sbriciolano e tanta corrente da maneggiare a piacimento. In inFamous 2 non aspettatevi nulla di diverso.
Cole è sicuramente un protagonista interessante ma gli manca il carisma di certi personaggi made in Rockstar.

inFamous 2 si basa ovviamente sullo stesso concept anche se le novità sul fronte dei contenuti sono numerose e piuttosto evidenti fin dai primi minuti di gioco. Partiamo dall'aspetto tecnico: ogni seguito che si rispetti punta a migliorare quanto messo in mostra in prima battuta e sicuramente inFamous 2 non mancherà di farsi notare come uno dei titoli più interessanti della prossima estate.

La parola d'ordine sembra essere stata varietà e bisogna dire che la semplice navigazione della città rispetto al primo capitolo risulta ora molto più appagante per gli occhi. Non siamo, infatti, di fronte a una semplice ripetizione degli elementi caratteristici di una determinata zona (palazzine di periferia corrose dal tempo, ville di lusso nei sobborghi altolocati, grattacieli in vetro per il centro e così via), quanto alla realizzazione di una metropoli molto più organica e meglio concepita negli elementi di spicco con edifici unici e particolari conformazioni di luoghi importanti.

Non solo: le animazioni dei combattimenti in relazione a quanto accade intorno al giocatore paiono aver fatto un salto in avanti importante sotto il profilo qualitativo. È bastato vedere in azione un boss gigantesco che distruggeva case e palazzi come se fossero fiammiferi incollati tra loro, per rendersi conto del salto qualitativo compiuto rispetto al predecessore.

Sul fronte del gameplay l'impressione è che chi aveva amato alla follia il primo inFamous avrà di che fregarsi le manine pacioccose anche in questa occasione: la struttura di gioco di fondo è rimasta immutata con un sapiente mix di combattimenti, parkour ed enigmi piacevoli ma non troppo impegnativi.

In quest'ambito, l'aspetto che più di tutti pare essere stato fatto oggetto di modifiche è il cosiddetto Karma system. Si tratta di una valutazione delle azioni del giocatore che nel primo inFamous non sembravano avere conseguenze importanti sullo sviluppo della storia.

I Sucker Punch spiegano come si usano i tool UCG.
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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