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Just Cause 2

L'importante è imparare dai propri errori...

Nel 2006 i ragazzi degli Avalanche Studios fecero uscire Just Cause, un titolo che partiva dal presupposto di offrire ai giocatori tutta l'azione folle e spensierata tipica delle più folli pellicole cinematografiche di Hollywood.

L'idea di base era di gettare Rico Rodriguez, il classico tamarro duro da uccidere, su un'isola tropicale sconvolta da una sanguinosa guerra tra diverse fazioni, per portare a termine una missione complessa e delicata. Le premesse non erano niente male, ma il risultato finale fu rovinato da una realizzazione tecnica non proprio all'altezza. Il gran numero di bug e di imperfezioni unito a un'Intelligenza Artificiale fin troppo scarsa, infatti, non permisero a Just Cause di ottenere buoni risultati sul fronte delle recensioni.

Fortunatamente per il team di sviluppo le vendite non furono influenzate dalle recensioni poco entusiastiche, al punto da permettere la realizzazione di questo secondo capitolo, che avrà il difficile compito di convincere la critica e il pubblico di essere migliore del proprio predecessore.

Abbiamo avuto la possibilità di provare una versione quasi completa del gioco, in modo da toccare con mano il lavoro degli sviluppatori e cercare di capire se la strada percorsa fino a questo momento sia la più adatta per ottenere risultati degni di nota.

L'acqua è sicuramente il pezzo forte del comparto grafico, e garantisce un impatto visivo spettacolare durante le numerose sequenze in mare.

Dopo una vacanza fin troppo breve, Rico viene richiamato in servizio per compiere l'ennesima missione pericolosa, questa volta per eliminare il vecchio amico Tom Sheldon. L'avversario inatteso si trova sull'isola di Panau, dove si è rifugiato con la bellezza di due milioni di dollari.

La premessa, non è delle più creative, ma basta e avanza come pretesto per buttare Rico su un'isola piena di mercenari e soldati appartenenti a ogni genere di fazione, con l'unico scopo di seminare panico e distruzione per stanare il proprio bersaglio.

Quello che abbiamo testato non è certo il codice finale del gioco ma era comunque a uno stadio di lavorazione abbastanza avanzato per poter affermare che, in generale, i programmatori si sono dati piuttosto da fare per cercare di pompare a dovere Just Cause 2 dal punto di vista tecnico, pur non raggiungendo risultati eccezionali.