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Kane & Lynch 2: Dog Days

A caccia del realismo estremo.

IO Interactive ha passato l'ultimo anno a interrogarsi su cosa sia reale. Questo non vuol dire che gli sviluppatori abbiano venduto macchina e appartamento per gettarsi nella natura selvaggia, accompagnati solo da una chitarra acustica, ma che i designer di Kane & Lynch hanno studiato per scoprire cosa sconvolge la gente in virtù del proprio realismo e della propria autenticità. La loro intenzione è quella di spingerci a fermarci per un momento a pensare: "questo è un po' troppo crudo per essere un videogioco".

Per questo motivo uno dei primi slogan apparsi nella presentazione è stato: "più Reale". Un punto di vista peculiare, forse, ma è normale per un franchise come Kane & Lynch, associato molto più alla possibilità di fare scalpore che al divertimento che è stato in grado di offrire.

Per rinfrescare le idee a chi non lo ricordasse, Kane & Lynch era il frutto dello strano rapporto fra Ray Liotta e Terry Nutkins, alias Kane (il tipo attraente con un passato da militare) e Lynch (il tipo decisamente meno attraente con evidenti problemi emotivi), che evitato un soggiorno in carcere si facevano largo a suon di piombo attraverso diverse località di villeggiatura che spaziavano da LA alla Havana.

La fragile alleanza di questi due personaggi tornerà anche in multiplayer, presumibilmente anche in co-op.

Non è stato un gioco particolarmente brillante, bisogna dirlo, sia per alcuni difetti piuttosto evidenti dal punto di vista del gameplay, sia per il fatto che le ambientazioni fossero tutte uguali, dominate da una presenza soffocante di zone grigiastre.

Fortunatamente la situazione del seguito dovrebbe essere molto diversa. La storia questa volta ruoterà attorno a una trattativa di armi finita male, e sarà ambientata in un luogo piuttosto caro ai videogiochi, almeno ultimamente.

Stiamo parlando di Shangai, definita da Karsten Lund “il luogo più urbanizzato del pianeta” e, di conseguenza, “il posto migliore per sparire”.

La cosa interessante è che questo nuovo titolo si concentrerà più su Lynch che su Kane. Questo vorrà dire che le dinamiche di squadra cambieranno, e soprattutto che avremo la possibilità di vestire i panni di uno psicopatico che affronta le situazioni in modo imprevedibile.

Due teste calde come queste creeranno un bel po' di scompiglio in un posto caotico come Shangai.

Tutto questo è secondario, comunque, rispetto al discorso sul realismo. Secondo IO Interactive, al giorno d'oggi la realtà si trova su YouTube. Non certo il lato leggero e comico del canale, fatto di gattini simpatici e di fenomeni da baraccone, ma quello più cupo e crudele delle riprese sfocate dei cellulari, dei pestaggi fatti dai poliziotti ripresi furtivamente, e di tutti quei video registrati da dietro le spalle di qualcuno.

Gli sviluppatori sono stati estremamente chiari. Ogni elemento di Kane & Lynch è stato curato per incastrarsi alla perfezione con l'estetica scelta, dalla schermata iniziale con la monotona visuale dell'interno di un'auto e il rumore costante del traffico attorno, ai menu che scimmiottano la schermata di selezione dei servizi video, fino all'icona familiare che appare in sostituzione delle barre di caricamento (fin troppo familiare, a dire il vero, visto che ricorda molto da vicino il logo di un gestore telefonico).

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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Kane & Lynch 2: Dog Days

PS3, Xbox 360, PC

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