Kane & Lynch 2: Dog Days
Paura e delirio a Shanghai.
Questa filosofia estetica ben si sposa col setting scelto per il gioco, una Shanghai sporca, disordinata e caotica, davvero resa in maniera ottimale. Qualche anno fa ho avuto la fortuna di andare nel centro nevralgico dell’economia cinese per un press tour, e nei minuti spesi col pad in mano a muovermi per i vicoli ricreati ad arte da IO Interactive, ho potuto riassaporare location e sensazioni che giacevano ormai impolverate nei meandri della mia memoria.
La storia, come sempre, vedrà i due cacciarsi nei guai oltre qualsiasi immaginazione, sebbene stavolta la responsabilità sia tutta dello psicopatico Lynch, che accetterà un “lavoretto” offertogli da tale Glazer, un boss della malavita inglese trapiantato a Shanghai, che vuole la testa di un gruppo di europei espatriati. Nel fare ciò, le doti militari e l’arsenale dell’ex mercenario Kane gli torneranno particolarmente utili, ed è facile capire la piega che ben presto prenderanno gli eventi, coi due che se la dovranno vedere non solo coi loro bersagli ma anche con la Polizia cinese, che si metterà presto al loro inseguimento.
In queste montagne russe della durata di due giorni e due notti, ci troveremo pertanto proiettati nell’alveo del più classico degli shooter contemporanei, dove i comandamenti del genere vengono ormai rispettati e riveriti più di quelli scritti sulle due famose tavole di pietra (o forse erano tre, come direbbe Mel Brooks).
Eccoci allora di fronte a un action shooter in terza persona con telecamera posizionata alle spalle dei protagonisti, due armi utilizzabili alla volta, e un sistema di copertura che ormai non averlo è un delitto. Ci sarà infine, su console, anche un sistema di mira assistita che renderà meno difficili le sessioni con un pad in mano, il solito schermo che si ricoprirà di sangue a sostituire la barra della salute e l’immancabile indicatore radiale che ci farà capire da che parte arrivano i colpi dei nemici.
Insomma, nulla di nuovo sotto al sole, non fosse per una meccanica definita “seconda chance”, tale per cui ogni volta che si viene seriamente feriti si crollerà a terra e, da lì, si potrà strisciare via verso un riparo sparando al contempo qualche colpo agli assalitori. Inutile dire che un'ulteriore ferita infertaci in questo lasso di tempo ci sarà fatale, così come che si è già visto qualcosa di simile in giro, però il modo in cui questa trovata è stata implementata appare convincente.
Quanto alle modalità di gioco presenti, anche in questo caso gli IO Interactive paiono voler giocare sul sicuro: avremo infatti la campagna principale giocabile anche in coop (offline e online), una modalità arcade a punti che deve molto a Batman Arkham Asylum e un multiplayer competitivo non ancora ben definito e sul quale, a questo punto, riponiamo le nostre speranze di venire sorpresi da qualcosa di imprevisto.
L’oretta abbondante spesa con Kane & Lynch 2 è passata alquanto in fretta: il gioco si fonda tutto sommato su meccaniche ampiamente collaudate e fila via liscio che è un piacere. Potremo impersonare a turno uno dei due personaggi mentre l’altro ci darà manforte. In occasione della mia sessione ho vestito i sudici panni di Lynch e devo dire di avere trovato in Kane un valido alleato, capace di fare sentire il proprio peso negli scontri a fuoco, senza ovviamente strafare così da non toglierci il gusto del gioco. La sua intelligenza artificiale non lo ha mai esposto al nostro ludibrio, anzi lo abbiamo visto aggressivo il giusto e capace di sfruttare bene le coperture.