Killer Freaks from Outer Space
I "raving aliens" approdano su WiiU.
Se il buon giorno si vede dal mattino, quella di WiiU si prospetta una giornata coi fiocchi. Dopo l'annuncio di Nintendo nel corso del recente E3 e l'acclamazione oceanica ricevuta tanto dal mondo dei giocatori quanto e soprattutto da quello dell'industria, la nuova revisione dell'hardware nipponico si prepara sin da ora ai nastri di partenza con un'interessante line-up di titoli first e third party, pronti a stupire le platee con innovativi gameplay ritagliati ad hoc sul dispositivo.
A fianco degli immancabili brand storici di mamma N, di cui avremo modo di parlare in futuro, a destare particolare interesse tra le fila degli addetti ai lavori ci ha pensato Ubisoft. Come già accaduto al lancio dell'attuale ammiraglia, che nel parco giochi d'esordio vantava titoli del calibro di Red Steel e Rayman Raving Rabbids, anche questa volta la software house di Guillemot sarà presente "sugli scaffali" sin dal day-one con cinque esclusive WiiU: un titolo sportivo e un nuovo capitolo dei Rabbids, entrambi ancora non annunciati, Ghost Recon Online, uno spin-off della saga di Assassin's Creed e, ultima ma non meno importante, la new entry Killer Freaks from Outer Space.
Nell'hands-off tenuto dai ragazzi di Ubisoft Montpellier, abbiamo avuto modo di osservare una prima versione funzionante di questo insolito FPS, ad oggi uno degli esempi di utilizzo più brillanti del nuovo "WiiPad". Killer Freaks From Outer Space è il classico sparatutto dal sangue facile stemperato da una sana dose di humor, che narra le vicissitudini dell'eroe meno "eroico" di sempre (un tizio sgraziato, fifone e pure brontolone), nel disperato tentativo di liberare la città di Londra da un'invasione di alieni affamati.
La demo presentata ha visto il goffo protagonista muoversi per gli isolati di un quartiere deserto della capitale britannica, alla ricerca di voracissimi mostriciattoli (un incrocio tra un Rabbid e un Gremlin in versione omicida), nascosti nella nebbia e tra le rovine di una città dalla popolazione quasi interamente sterminata.
Nemmeno il tempo di prendere confidenza con la timida pistola che i ruoli della caccia finiscono inesorabilmente per invertirsi, con un predatore trasformatosi in succulento banchetto per un nugolo di alieni, che spuntano da ogni angolo quasi fossero appostati da ore.
A fianco di una componente umoristica estremamente godibile e ispirata (che raggiunge il proprio culmine all'interno di una piccola stanza occupata da due alieni amorevolmente intenti a sculacciarsi), l'aspetto più interessante del nuovo sparatutto di casa Ubisoft risiede nella progettazione del sistema di comandi, affidato alla combinazione dei classici stick analogici e del giroscopio.
L'obiettivo prefissato dai designer, cioè donare una nuova dimensione di coinvolgimento e di immersione agli stilemi canonici dello sparatutto, viene raggiunto integrando fisicamente il controller all'interno del gameplay.