Kingdom Hearts: Birth by Sleep
Tanto tempo fa, in 8 regni lontani lontani...
Purtroppo la mia meraviglia è scemata un po' quando tutto questo ben di Dio ha dovuto fare i conti con la fluidità di gioco, tutt'altro che impeccabile nelle situazioni più affollate e veloci. Rallentamenti non frequentissimi ma comunque fastidiosi in alcuni casi.
Questo, insieme a un sistema di telecamere un po' "ballerino", fa sì che i combattimenti più scenografici di Birth By Sleep si trasformino in alcuni casi in veri e propri giri sulle montagne russe.
Poco male comunque perché in fondo anche i precedenti capitoli soffrivano di qualche problemino simile, ma sarebbe stata gradita da parte di Square una maggiore attenzione nell'ottimizzazione del motore grafico.
Da giocare Birth By Sleep è come sempre straordinariamente divertente, ma la presenza di tre personaggi che esplorano la stessa storia da prospettive e angolazioni differenti ha reso inevitabile da parte degli sviluppatori la necessità di ripetere in molti casi gli scenari, le situazioni e, in alcuni casi, i filmati d'intermezzo.
A volte vi capiterà di percorrere lo stesso corridoio tre volte, incontrando gli stessi nemici e affrontando magari lo stesso boss, da buttare giù utilizzando le stesse tecniche ma fortunatamente questi déjà-vu non riguardano la totalità del gioco e se in alcuni casi possono sembrare stratagemmi furbi per risparmiare tempo (e codice), in realtà il sottoscritto li ha valutati come metodi per approfondire ulteriormente la trama del gioco senza scadere in paradossi ridicoli.
Questo abilissimo amo che mi sono auto-lanciato mi consente di parlare di un altro degli aspetti del gioco che personalmente, come probabilmente tutti coloro che decideranno di acquistarlo, aspettavo al varco, ovvero il sistema di combattimento legato alla progressione e alla personalizzazione dei personaggi.
Bene, da questi punti di vista Birth By Sleep supera in profondità tutti i suoi predecessori... che poi sono successori visto che si tratta di un prequel, ma questo è un altro discorso.
Per quanto riguarda gli scontri, c'è poco da dire, Square ha preso quanto di buono fatto in precedenza e l'ha praticamente fotocopiato. Ciò significa che affronterete decine, centinaia di battaglie dal ritmo serratissimo, solo in minima parte rovinate dai rallentamenti e dal sistema di telecamere a cui vi accennavo poco fa.
Da questo punto di vista la differenza tra le tre star del gioco, benché ininfluente ai fini del risultato, è decisamente marcata: Ventus è veloce e utilizza la sua Keyblade come fosse un fioretto, Aqua è estremamente agile e acrobatica, mentre com'è facile intuire Terra è più legato al binomio combo/potenza.
Si inizia con un quantitativo minimo di "skill" ma con il procedere dell'avventura, oltre a sviluppare quelle già in vostro possesso, potrete combinare le diverse abilità per crearne di nuove. Questo coinvolgerà spesso i personaggi secondari che incrocerete sul vostro cammino, dai quali potrete "assorbire" alcune tecniche in base a quanto avete sviluppato il vostro rapporto con loro.