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L.A. Noire

Un punto in più per l’arte.

Nel primo caso crederemo a quanto ci dice l'interrogato, nel secondo lo metteremo in discussione, nel terzo invece lo accuseremo di mentire. Quando ciò accadrà dovremo sempre produrre una prova a sostegno della nostra tesi, e questo sarà possibile andando a pescare il giusto indizio dal taccuino. Qualora si scelga la prova sbagliata o si accusi qualcuno di mentire senza avere modo di incastrarlo, falliremo quella parte di interrogatorio.

A chi pensi allora che basti stare sul vago per non correre rischi, dico subito che quanto descritto vale anche al contrario: se leggiamo in faccia al nostro indiziato che sta mentendo ma ci limitiamo a metterne in dubbio le affermazioni, quando invece avremmo le prove per accusarlo, anche in questo caso il gioco ci punirà.

La difficoltà sta quindi nel ricordare sempre tutte le prove a nostra disposizione (e possono essere molte, in alcune indagini) e nel capire quando usarle. A questo si aggiunge che, soprattutto più avanti nel gioco, avremo a che fare non più con cittadini timorosi davanti alla Legge, ma con ceffi strafottenti, bugiardi incalliti e persone fredde come il ghiaccio, che ci guarderanno dritto negli occhi mentre mentono spudoratamente.

In caso di errore il gioco reagirà nei modi più diversi: la ripetizione dell'interrogatorio sarà l'evenienza più rara e fortunata, mentre più frequentemente le indagini si sposteranno su uno dei molteplici filoni di investigazione. Attenzione però a una cosa: in L.A. Noire non sarà possibile caricare alcun salvataggio se non quello di inizio missione, e se vorrete completare a tutti i costi gli interrogatori col massimo risultato possibile, preparatevi a rigiocare le missioni sin dal principio più e più volte.

L'analisi dei cadaveri delle vittime sarà fondamentale... soprattutto se è lo stesso assassino a lasciarci delle tracce.

Si tratta di una scelta che immagino molti troveranno indigesta ma che personalmente ho apprezzato perché ci costringe a condurre gli interrogatori con la dovuta attenzione e a calibrare con cautela le nostre accuse, laddove diversamente affronteremmo il tutto con la leggerezza di chi sa di avere sempre una seconda chance.

Se allora concludere una missione col punteggio pieno relativamente agli interrogatori è tutt'altro che facile, è già più alla nostra portata riuscire a raccogliere tutti gli indizi disponibili sulla scene del delitto. In tal caso una musica di sottofondo resterà attiva fino a che ci saranno prove da scovare, e una vibrazione del pad ci avviserà quando saremo in prossimità di qualcosa che meriti la nostra attenzione.

Ciò riguarderà non solo gli oggetti lasciati sulla scena del delitto ma anche gli stessi cadaveri dei malcapitati sulla cui morte ci troveremo a investigare. In tal caso non sarà raro affrontare momenti molto forti, come quando ci dovremo chinare sui corpi di povere donne martoriate da un serial killer, e muoveremo la loro testa tumefatta per scorgere eventuali segni di strangolamento, sentendo le vertebre cervicali scrocchiare tra le nostre mani.

Sarebbe però riduttivo, dopo questa lunga dissertazione sugli interrogatori e sulla raccolta delle prove, pensare che L.A. Noire si riduca a queste due attività, perché il gioco rappresenta in realtà la summa del genere poliziesco. Nel corso della nostra carriera saremo prima dei semplici agenti di pattuglia, poi verremo promossi al Traffico, quindi alla Omicidi, alla Narcotici e infine riallocati alla Incendi Dolosi.

Un indagato ha scritto un appunto su un foglietto che poi si è portato via, ma noi lo freghiamo con questo vecchio trucco...

Ognuno di questi assegnamenti ci porterà a lavorare al fianco di partner diversi, caratterizzati da personalità ben definite, che alle volte ci saranno di aiuto durante le indagini. Soprattutto, però, ci porterà ad affrontare casi diversi: un conto è infatti mettersi sulle tracce di un serial killer, un altro su una società edile che brucia le case di coloro che non voglio venderle i loro terreni. Un conto è esaminare un cadavere brutalmente massacrato da un maniaco, un altro lo è ricostruire le dinamiche che hanno portato Los Angeles a essere invasa da mezzo milione di dosi militari di morfina, indebitamente sottratte all'esercito.

Di conseguenza cambierà anche l'umanità che ci troveremo a investigare nel corso della nostra carriera: barboni e uomini d'affari, giovani lolite che tentano di sfondare a Hollywood e produttori senza scrupoli, galoppini e mafiosi, pugili e allibratori, cantanti e attori, anarchici e mafiosi e, più in generale, tutto quello che ha da mettere sul piatto la Città degli Angeli negli ultimi anni '40.

Ciò varierà non solo i nostri interrogatori ma anche le storie che ci troveremo a dover risolvere e le situazioni in cui resteremo invischiati. L.A. Noire è infatti un gioco che stupisce per la propria varietà: analisi della scena del crimine, ricerca degli indizi, inseguimenti a piedi o in macchina, pedinamenti, appostamenti, sparatorie, scazzottate e interrogatori incrociati, sono solo alcuni degli ingredienti di un cocktail da gustare un sorso alla volta.

La nostra carriera attraverso i vari dipartimenti dell'LAPD.
Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.

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L.A. Noire

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, Nintendo Switch

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