L’universo di Halo
Nove anni di storia per prepararci alla recensione!
Lo sguardo si sposta quindi nuovamente su Master Chief che, messosi all'inseguimento del profeta del Rimorso, giunge nei pressi di un'altra installazione Halo, avendo ben ferma l'intenzione di non mollare la preda e fermarne l'opera.
Anche qui la battaglia si svolge senza esclusioni di colpi ma le forze congiunte di Master Chief, Miranda e degli ODST riescono ad avere la meglio sul malvagio Covenant, se non fosse che poco prima di morire questi riesce a comunicare ad Alta Opera, una delle città sacre degli alieni, la propria posizione per richiedere l'invio di rinforzi.
Si formano così due diversi fronti: da una parte l'Arbiter che, dopo aver sconfitto i ribelli, viene incaricato dagli Elite di recuperare l'Indice, ovvero la chiave di attivazione degli Halo; dall'altra Master Chief che, scoperti i piani del nemico, decide di precederlo per evitare la distruzione dell'universo.
Entrambi però per motivazioni diverse cadono in mano della Mente Suprema, un immenso organismo senziente della razza Flood, frutto dell'assorbimento di migliaia di corpi, che spiega loro il vero scopo delle installazioni Halo e incarica i due di fermare la loro attivazione.
È il momento della guerra: sia l'Arbiter che lo Spartan fronteggiano coraggiosamente le forze Covenant nel frattempo giunte in possesso della chiave di attivazione. La lotta si sposta quindi su Alta Opera, oramai in preda a una guerra civile a causa del tradimento della confederazione aliena nei confronti degli Elite e dove Cortana, infiltratasi nel sistema informativo della città, cerca di dare il suo contribuito impedendo la fuga dei Profeti.
La fine giunge senza dare risposte: Master Chief decide di tornare sulla Terra per fermare un'invasione Covenant devastante al punto da mettere in ginocchio le forze terrestri; l'Arbiter riesce, con l'aiuto di Miranda, a fermare l'attivazione di Halo per il rotto della cuffia, ma deve decidere del proprio destino; Cortana infine, rimasta su Alta Opera, è oramai in balia della Mente Suprema, nuova padrona della vecchia città abbandonata.
HALO 3
In Halo 3 Master Chief torna ad essere il cantante solista dell'opera, coprendo per intero le vicende con le sue gesta e, come da tradizione, l'inizio del gioco riprende esattamente da dove era terminato l'episodio precedente.
Se però la situazione in cui avevamo lasciato il nostro eroe risultava portatrice di molteplici sviluppi, l'inizio non sembra far altro che peggiorare le cose: Master Chief insieme all'Arbiter e ad alcuni marine sbarca infatti sulla Terra, colpita da un furioso attacco dei Covenant alla ricerca di un misterioso manufatto dei Precursori. Quest'ultimo si rivela essere nientemeno che l'Arca, in grado di attivare contemporaneamente tutti gli Halo presenti nell'universo.
Raggiunta Miranda Keyes, i due vengono quindi a conoscenza della situazione disperata e delle motivazioni che spingono i Covenant ad attaccare l'Africa con tale intensità. La soluzione possibile è una sola: fermare gli alieni prima che questi raggiungono i loro scopi.
La battaglia si svolge pertanto su più fronti però, quando tutto sembra volgere al meglio, il manufatto si attiva aprendo un portale dimensionale dal quale giunge una nave Covenant, occupata però dai terribili Flood.
All'interno della nave Master Chief percepisce la presenza di Miranda ma, dopo una lotta disperata, scopre che in realtà tutto quello che c'è custodito al suo interno è solo un semplice messaggio dell'intelligenza artificiale che invita l'eroe a utilizzare il varco e arrivare sull'Arca, essendo lui l'unico in grado di fermare la minaccia dei Flood senza ricorrere all'attivazione degli Halo.
Giunto quindi nei pressi dell'installazione zero in compagnia di Miranda, dell'Arbiter e di Guilty (nel frattempo alleatosi con l'attivatore, ovvero MC), l'eroe capisce che il compito non sarà facile: i Covenant sono già arrivati e la lotta che consegue all'arrivo delle truppe dello Spartan si preannuncia furiosa.