Lara Croft and the Guardian of Light
Un cambio di prospettiva…
Il sistema di combattimento mostrato durante la demo appare molto arcade e semplicistico. Lara e Totec combattono a suon di proiettili e lance contro creature simili a troll e ragni giganti. Molti dei puzzle presenti sono davvero familiari: interruttori da spingere, fuochi da spegnere, spazi vuoti da riempire con l’oggetto giusto.
La differenza sta appunto sul come il nostro partner può aiutarci per muovere quell’interruttore, spegnere quel fuoco oppure trovare quel determinato oggetto. La dinamica co-op non aumenta le nostre chance nel combattimento ma ne cambia l’approccio, soprattutto a livello di esplorazione.
Un aspetto, questo, che caratterizza a fondo il gioco. La visuale isometrica e le sezioni piuttosto ristrette fanno apparire abbastanza chiusi i livelli, ma è solo un’impressione. Neuburger ci ha fatto vedere una mappa tutta intera che non sembrava avere fine. “È uno spazio larghissimo di gioco e questo permette al gameplay di non essere lineare.”
Da questo punto di vista anche il muoversi in condivisione di Lara e Totec acquista spettacolarità.
“Alcuni livelli somigliano a grandi spirali,” ci dice Neuburger. “Sapersi spostare verticalmente sarà fondamentale e renderà alcune sequenze del nostro Tomb Raider assolutamente spettacolari.”
Neuburger ci spiega che Guardian of Light è stato sviluppato con lo stesso engine usato per gli ultimi tre giochi di Lara, e quindi è anch’esso “pieno di elementi next-gen”. Le piante si muovono al passaggio di Lara, ci sono effetti di luce in tempo reale, un sistema realistico di ombreggiatura e gli oggetti sono tutti fisicamente credibili.
Ok, la demo ci ha fatto vedere delle cose, ma sappiamo che per alcuni di voi la domanda più importante è un'altra, ovvero: “quanto saranno grandi le tette di Lara?”
"Haha! Beh, le discussioni ci sono state,” ci dice Stewart. “In questi 15 anni il suo seno non è stato trascurato, anzi, è a tutti gli effetti un patrimonio del gioco, quindi il nostro obiettivo è di renderlo altrettanto competitivo…”
“Ma per seno competitivo, cosa intendi, grande o piccolo?”, aggiunge Neuburger.
"Haha! La nostra vera fortuna è la visuale isometrica, così le sue misure per una volta non attireranno tutte queste attenzioni.” E allora da cosa saremo distratti? “Ciò che posso dirti è che dietro l’artwork di Lara c’è sempre lo stesso artista…”
Insomma, Lara, particolari fisici a parte, è pronta a ritornare in buonissima forma, nonostante lo scetticismo iniziale che può starci dopo anni e anni di action in terza persona.
L’ottima notizia è che un altro gioco con l’archeologa più famosa del mondo dei videogiochi sta per arrivare. Guardian of Light è dunque un nuovo episodio della serie, non un’alternativa alla classica Lara, ci conferma Stewart. “Convinceremo anche gli scettici, coloro che ci hanno detto “ma no, questo non è Tomb Raider!”. “Abbiamo TR e Lara Croft nel nostro DNA, per cui in un prossimo futuro Lara tornerà anche in una delle sue epiche avventure.”
Nessun ulteriore dettaglio è stato rilasciato. “Questo è il nostro obiettivo. Per il momento godiamoci questa nuova sfaccettatura del franchise. È un rischio,” ci dice Stewart, “ma è molto stimolante.”
Lara Croft and the Guardian of Light è in fase di sviluppo per PC, PS3 e Xbox 360 e uscirà durante l’estate.