LEGO Indiana Jones 2: l'Avventura Continua
Il divertimento un po' meno...
Dopo tre Star Wars, un Indiana Jones, un Batman e un Harry Potter prossimo venturo (e si vocifera addirittura di un Signore degli Anelli...), la formula dei vari LEGO "qualcosa" ha inevitabilmente iniziato a perdere qualche colpo, conservando davvero poco o nulla della spiritosa originalità di un tempo.
Certo, la logica universale del "batti il ferro finché è caldo" è una strategia che evidentemente hanno ben presente gli Inglesi di Traveller's Tales, eppure in alcune circostanze sarebbe forse opportuno guardare al di là del massimo profitto con il minimo sforzo per cercare di ambire a risultati più ambiziosi e significativi.
Intendiamoci: non voglio sembrare troppo duro o addirittura prevenuto, però è onestamente difficile far finta di nulla dinnanzi a un videogame (seppur valido, ok) che da 4 anni a questa parte viene puntualmente reskinnato e venduto come nuovo ogni 12 mesi.
Nel 2005 a suo modo LEGO Star Wars aveva infatti stupito con la sua attitudine giocosamente originale e con il suo gameplay semplice ma non banale, viva testimonianza di come anche i titoli su licenza destinati a un pubblico più giovane possano comunque rivelarsi curati e genuinamente appetibili persino per l'incontentabile utenza hardcore.
I vari personaggi di Guerre Stellari in versione mattoncino erano così riusciti a stregare con le ingenue gag del gioco, e la ricostruzione in versione LEGO delle sequenze storiche della trilogia di Lucas era apparsa come un'irresistibile strizzatina d'occhio agli inguaribili fan della saga della Forza.
Scontato ad ogni modo che col passare degli adattamenti e degli anni la formula abbia progressivamente perso acume e incisività, ammantando con l'alone del "già visto" un concept un tempo fresco e vincente.
LEGO Indiana Jones 2 è in questo senso un esemplare paradigma di more of the same: la struttura di base è quella di sempre, le novità poche e poco convinte e persino il franchise, preso come riferimento, è tutt'altro che inedito.
Ma andiamo con ordine: l'avventura del prode archeologo armato di LEGO-frusta è questa volta una sorta di compendio della quadrilogia ‘spielberghiana’, con scene prese dai primi 3 film edun focus assoluto su Il Regno del Teschio di Cristallo, pellicola esclusa dal precedente titolo Traveller's Tales.
Se la trasposizione a mattoncini dell'ultima pellicola della serie con protagonista Harrison Ford può dirsi certamente riuscita (e a tratti pure entusiasmante), non si può purtroppo affermare la stessa cosa a proposito dei passaggi tratti dalla trilogia originale.