LEGO Universe
Un mondo tutto da...costruire!
Tutto ha inizio con un vero e proprio Big Bang. Dopo aver creato il proprio avatar utilizzando il completo editor di LEGO Universe, si viene gettati sul ponte di una nave spaziale che si disintegra gradualmente mentre viene risucchiata in un buco nero. Mentre lo scafo deriva lentamente verso l'infinito, si hanno pochi minuti per sfuggire al proprio destino saltando qua e là a caccia di un numero sufficiente di componenti per costruire la propria scialuppa di salvataggio.
Potrebbe quasi essere una metafora degli sviluppatori di NetDevil, che hanno usato LEGO Universe come una scialuppa di salvataggio quando il loro ultimo MMO, Auto Assault, ha iniziato a implodere. Ryan Seabury, il direttore creativo dello studio, racconta che il fallimento li ha resi più determinati che mai a rendere grande LEGO Universe. “Dopo Auto Assault – dichiara – preferirei ritirarmi piuttosto che realizzare un altro gioco deludente”.
Se l'uscita di LEGO Universe nel 2010 rappresenta un nuovo inizio per NetDevil, di sicuro è un inizio ambizioso. Basato sul successo dei passati capitoli LEGO sviluppati da Traveller's Tales (Star Wars, Indiana Jones e Batman), LEGO Universe promette di essere il primo MMO cross-generazionale capace di catturare allo stesso modo adulti e bambini. Certo, si tratta della classica cosa che farebbe impazzire i giornali con ogni genere di paranoia, ma a questo penseremo a tempo debito.
La sequenza sul ponte della nave spaziale introduce gran parte delle meccaniche che verranno utilizzate nel corso del gioco. Dopo essersi fatti strada a suon di salti verso la parte anteriore della nave, Capitan Sky Lane attiva la nostra “scintilla di immaginazione”, l'impulso creativo che dimora in ognuno di noi. L'immaginazione funziona come il mana della maggior parte degli MMO, solo che invece di usarla per lanciare incantesimi, qui viene sfruttata per costruire oggetti.
La costruzione rapida sarà familiare a tutti coloro che hanno giocato i titoli LEGO di Traveller's Tales: basta avvicinarsi a una pila di mattoncini disordinati per assemblarli in oggetti pre-determinati.Questa volta, però, a volte si avrà la possibilità di creare più di un unico tipo di struttura, aggiungendo al tutto un semplice elemento strategico.
I livelli dell'immaginazione vengono incrementati collezionando le apposite icone che fuoriescono dai modelli distrutti: dai nemici, dalle strutture o dalle casse del tesoro. Gli scrigni, inoltre, contengono anche un bottino di elementi collezionabili sotto forma di mattoncini LEGO e accessori vari.
Sarà proprio in uno di questi forzieri che scoprirete il Thinking Hat. LEGO Universe non crede in un sistema di classi e tutte le abilità sono legate a determinati accessori. Se volete essere un tank, quindi, equipaggiate l'armatura, se volete addestrare gli animali optate per una frusta e così via. Il Thinking Hat permette di costruire modelli complessi utilizzando i pezzi all'interno del proprio zaino.
Questi pezzi possono essere intere sezioni di un particolare modello o, per i più pazienti, perfino mattoncini singoli. I fan di Banjo Kazooie: Nuts and Bolts si sentiranno immediatamente a casa, considerando anche il fatto che il mouse rende molto più semplice la costruzione di oggetti. Quando si indossa il cappello per costruire la musica di sottofondo sfuma, lasciando il giocatore in un ambiente sicuro e tranquillo dove creare i propri capolavori.
Dopo essere approdati alla prima vera area del gioco, i pittoreschi Avant Garden, lo scopo del gioco si rivela. Il mondo è composto da una serie apparentemente interminabile di isole fluttuanti, ognuna dedicata a diverse tematiche LEGO: i pirati, i castelli, lo spazio, le città e così via. I viaggi da un'isola all'altra sono gestiti attraverso l'astronave.
Seabury ci ha assicurato che il gioco sarà basato unicamente sui LEGO, quindi non dovremo aspettarci nulla delle linee TECHNIC o Bionicle (anche se il direttore creativo ci ha confidato che avrebbe visto benissimo i blocchi della linea DUPLO, perfetti per realizzare mostri giganti in stile Godzilla).
Il buco nero dell'introduzione ha sparso il caos nel mondo sottostante, e ovviamente spetta ai giocatori ripristinare l'ordine. Ogni utente è dalla parte del 'bene', anche se a detta di Seabury saranno presenti diverse fazioni a cui ci si potrà alleare nel corso del gioco per movimentare un po' le cose.
La prima missione consiste nel recupero di un'arma. Dopo averne scelta una tra lancia, spada e martello, bisogna vedersela con un pugno di mech infettati dal caos che, una volta abbattuti, possono essere ricostruiti sotto forma di sentinelle aliene (provate un po' a farlo con i Murloc di World of Warcraft).
Una volta iniziato a giocare ci si imbatte in una serie costante di obiettivi da completare, tutti registrati nel proprio Passport. Ogni area del gioco contiene 10 bandiere nascoste e un Blocco Dorato particolarmente difficile da raggiungere, per la gioia degli esploratori e dei collezionisti.