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Limbo

Un ragazzo, sua sorella e un mistero…

Perdersi nel Limbo. È il destino di un ragazzo, alla ricerca della sorella scomparsa misteriosamente. Sembra inevitabile, ma è tutto quello che può succedere, quando ci si sveglia in un mondo monocromatico e silenzioso.

Una volta entrati, è fortissima la sensazione di trovarsi di fronte alle stesse emozioni che ci hanno regalato Portal o Braid, oppure lo stesso Another World, giochi da cui Limbo trae sicuramente ispirazione.

In apparenza può sembrare un classico platform che recupera gran parte delle atmosfere dell’espressionismo tedesco e del genere dei film Noir, ma sotto questo impatto puramente visivo si nasconde l’anima di un gioco molto affascinante.

Si tratta certamente di un risultato artistico di grandissimo livello, se pensiamo che il suo creatore, il danese Arnt Jensen, ha trascorso gli ultimi tre anni a migliorare i movimenti e le animazioni del protagonista. La data d’uscita? Si parla di un’ipotetica prossima estate, periodo in cui Limbo dovrebbe arrivare su Xbox Live Arcade.

Cosa succederà provando a prendere quella rana?

Il ragazzo intorno al quale ruota tutta la storia di Limbo è un giovanotto che può camminare, saltare, arrampicarsi e farsi largo attraverso questi scenari oscuri, in cui dovremo risolvere puzzle sempre più difficili. Tutto è molto silenzioso. Ogni movimento è scandito da un assoluto silenzio di sottofondo, che a volte fa molto più rumore di una colonna sonora incessante. Certo, a rompere una tipica atmosfera da piena concentrazione ci penserà un soffio di vento oppure un crack sospettoso di qualche pavimento non proprio stabile…

Gli effetti sonori contribuiscono a rendere il tutto ancora più denso d’emozione, nonostante gli obiettivi da raggiungere possano sembrare abbastanza semplici, soprattutto all’inizio.

Poi, dallo scenario artistico e dalla fitta nebbia, ecco innalzarsi la testa di questo ragazzo, dalla silhouette buffa. I suoi movimenti sono veramente uno spettacolo per gli occhi, anche per l’ilarità che trasmettono. D’altronde le morti che lo vedono protagonista sono quasi piacevoli da vedere, perché supportate da animazioni grottesche e spiritose.

Limbo, un esempio stupendo di design...

Il primo gioco che ci è venuto in mente per questo suo essere ironicamente macabro è Lemmings e nel nostro hands-on abbiamo ritrovato parecchi spunti e riferimenti all’era “made in DMA Design”.