LittleBigPlanet 2
Un salto deciso verso il futuro.
Lo si usa tramite uno dei tasti dorsali del pad e graficamente assomiglia a una corda di gomma luminosa... o meglio ancora, alle manine appiccicose che si trovano ancora adesso nelle patatine. Il rampino è in realtà un'evoluzione della manovra che nel primo LittleBigPlanet ci permetteva di appenderci agli oggetti sullo schermo. L'unica differenza è che il rampino è in grado di "sparare" il nostro Sackboy in giro per lo schermo come se fosse un supereroe e può essere utilizzato per aggrapparsi praticamente ad ogni cosa, compresi gli altri Sackboy. Cosa farne dei vostri "amici" dopo averli agguantati, beh... questa decisione spetterà a ognuno di voi!
Le "botole a molla" sono un'altra delle novità e il loro funzionamento è decisamente più facile da capire, giusto? Sbagliato! Certo, possono essere utilizzate per effettuare salti più lunghi, ma sono anche in grado di trasformare un livello di LittleBigPlanet 2 in un flipper, nel quale il nostro Sackboy si troverà sballottato da una parte all'altra.
Quelli appena citati sono solo due dei nuovi oggetti inseriti da Media Molecule in questo attesissimo sequel, ma rappresentano solo la punta dell'Iceberg di un gioco che fino al giorno della sua uscita riserverà parecchie sorprese. Gli sviluppatori hanno in mente qualcosa di ben più ambizioso, qualcosa in grado di trasformare qualsiasi giocatore in un vero e proprio Game Designer.
Nel primo capitolo la maggior parte dei giocatori ha apprezzato la possibilità di costruire enormi personaggi meccanici mossi da bulloni, molle, chip elettronici e leve. Per molti però realizzarne uno funzionante all'interno di un vero livello era fin troppo difficile, ed ecco perché in questo sequel verranno introdotti i Sackbot.
I Sackbot sono praticamente dei Sackboy meccanici che possono essere posizionati nei livelli. Si potranno personalizzare e clonare a piacimento. Potremo assegnare loro un'Intelligenza Artificiale e programmarli facilmente in modo che assumano diversi comportamenti. Tutto questo combinato con le idee del primo LittleBigPlanet (come la possibilità di elettrificare gli oggetti), permetteranno a chiunque di farcire i livelli con personaggi secondari in grado di aiutare, ma anche di ostacolare, chi deciderà di affrontarli.
Finora abbiamo parlato di alcune delle novità "pre-confezionate" di LBP2, ma c'è molto di più, specialmente per i giocatori più intraprendenti e talentuosi. Questa è una doppia natura che si rispecchia in ogni caratteristica del gioco: materiale di facile accesso per i "casual gamer" e opzioni più complesse per chi vuole diventare parte del mondo di LittleBigPlanet 2.
Anche in questo caso il team Media Molecule ha cambiato un po' le carte in tavola. Piuttosto che metterci nuovamente a disposizione centinaia di interruttori, leve e oggetti tra cui scegliere, ci metterà proporrà un "Microchip". Di cosa si tratta? Immaginate un dispositivo che, una volta attivato, si trasforma in una sorta di scheda piena di circuiti, sui quali sarà possibile applicare gli oggetti per poi programmarne le reazioni in maniera più veloce e immediata. Da questo punto di vista, paragonare i due giochi è come mettere di fronte i primi Meccano e i recentissimi Lego Technics.
I Microchip possono ovviamente essere applicati ai Sackbot, ma anche utilizzati per creare boss di fine livello giganteschi, magari da condividere online con altri giocatori.
A proposito di Sackbots. Tra i loro comportamenti è prevista anche... la recitazione! Il gioco conterrà infatti un set di voci che potranno essere applicate alle proprie creazioni, ma sarà anche possibile scegliere le inquadrature nei movimenti dei Sackbots e altre caratteristiche degne dei migliori registi cinematografici.