Mafia II
Grand Theft Auto trema.
A questo punto Vito non ha altro da fare che dirigersi a Milville, e così punta una Kingfisher nelle vicinanze (una delle oltre 50 auto disponibili, ognuna delle quali trae ispirazione da veicoli di quel periodo). Anche in questo caso sarà possibile scegliere tra diversi approcci per salire a bordo: rompere un finestrino, attraendo però l’attenzione dei passanti, o, come in questo caso (sfruttando il fatto di essere in una strada praticamente deserta), perdere un po’ più di tempo per forzare la portiera.
Una volta giunto a Milville, Vito nota subito due guardie e così, attraverso semplici meccaniche stealth, si apposta vicino alla loro posizione in attesa che uno dei due uomini gli capiti sotto tiro. Come da copione una guardia si affaccia e Vito la strangola, nascondendosi poi nuovamente nell’ombra.
Non rimane che occuparsi dell’ultimo sopravvissuto. Il combat system è davvero accessibile (un attacco leggero e uno pesante, oltre ad un pulsante per schivare) ma la presenza di colpi finali sensibili al contesto si dimostra in grado di regalare grandi soddisfazioni. Tolti di mezzo i due uomini, Vito può finalmente occuparsi del suo incarico e così, dopo aver preso delle Molotov, inizia a lanciarle contro i veicoli. Poco dopo, prima che possa portare a termine il suo compito e fuggire, arrivano però delle auto della polizia, la cui presenza scatena un’inevitabile sparatoria.
Subire un colpo di pistola non sarà fatale, ma visto che anche in queste situazioni 2K Czech cercherà di rendere il tutto molto credibile, si dovrà procedere con la massima cautela. Colpire uno sbirro sarà inoltre considerato il più grave fra tutti i crimini e di conseguenza porterà a un netto aumento delle volanti per le strade, complicando quindi la fuga. Considerando tutte queste regole non scritte, Vito decide quindi di dar fuoco all’ultimo veicolo per poi scomparire nel buio. Sfuggire ai suoi inseguitori questa volta richiede un maggior impegno, ma grazie ad un meccanico nelle vicinanze, in grado di sostituire la targa e la licenza dell’auto per pochi spiccioli, riesce a sfangarla anche questa volta. Missione compiuta.
Alla luce di quanto visto in questa presentazione, è davvero difficile criticare 2K Czech per aver deciso di posticipare al prossimo anno la release di Mafia II. La compagnia ceca non sta infatti creando un semplice prodotto open world in cui scorazzare, seminando il caos, bensì una vera e propria realtà virtuale, viva e pulsante, all’insegna del massimo realismo. Ci vorrà dunque ancora del tempo prima di poter mettere le mani su questo sequel, ma fidatevi, l’attesa sarà ampiamente ripagata.