Mafia II
Eurogamer.it entra nella "famigghia".
Passando oltre alla disamina della (predominante) parte narrativa, credo possa essere interessante passare in rassegna anche alcuni aspetti di corredo, così da fornire un quadro il più preciso possibile della situazione. Essendo Mafia 2 un gioco d'azione, penso quindi che uno dei punti di maggiore interesse sia relativo ai combattimenti e qui sicuramente abbiamo una nota molto lieta.
Grazie infatti a una complessità davvero ridotta al minimo, fare a pugni o sparare contro i vostri nemici risulterà quanto mai naturale, permettendo però di contro un minimo di profondità atta a impedire di scadere nella banalità: ad esempio quando dovrete fare a pugni avrete a disposizione due tipi di attacchi più una schivata, così da poter imbastire un minimo di strategia; quando invece userete il mai troppo lodato piombo, potrete avvalervi di un pratico sistema di copertura semi automatico (sceglierete voi quando ripararvi, utilizzando ogni anfratto) che è in grado di rendere ogni sparatoria, vista la naturalezza con il quale è stato implementato, efficace e divertente.
Passando alla parte visiva, non si può che spendere parole di lode, sia per i personaggi, con espressioni e inquadrature che rendono in maniera fedele l’atmosfera hard boiled, sia per le autovetture, ognuna con risposte particolari a seconda del modello scelto. Joe, l’aggancio di Vito alla malavita, risulterà quindi il classico pappone di turno, con espressioni e linguaggi particolarmente coloriti e il classico taxi giallo sembrerà più simile a un barcone che a una macchina.
Se il tempo atmosferico è poi reso alla perfezione, fra le neve dei primi due capitoli e il sole quasi abbagliante dei rimanenti, registriamo però che lo stesso che non muterà mai all'interno di una singola missione, essendo parte integrante del piano narrativo impostato da 2K.
A margine del tutto segnalo alcune chicche che non possono che ingolosirvi: sparsi per gli scenari troverete ad esempio dei numeri di playboy da raccogliere, con un procace premio visivo conseguente; oppure un sistema di scasso delle macchine, semplice ma in grado di fornire la giusta tensione che una tale operazione dovrebbe comportare.
Complessivamente è quindi davvero difficile rimanere insensibili alla credenziali che la nuova avventura pizza e mandolino porta in grembo: la possibilità di tornare alle atmosfere che di riffa o di raffa hanno fatto innamorare di sé una nutrita schiera di fan all’epoca del primo episodio, e la capacità di questo titolo di calarci in un’esperienza “cinematografica” a tutto tondo, sono due spinte non indifferenti per l’acclamazione popolare.
Fra gli intrecci di una storyline fortemente caratterizzata ci sono sicuramente le potenzialità per ripetere l'exploit di quasi dieci anni fa. È tempo di entrare nella famiglia..