Max Payne 3
L'eroe noir di Rockstar torna in azione.
Il viaggio di Max Payne sembrava concluso, ma si sa, nell’industria videoludica contemporanea i “grandi ritorni” vanno sempre di moda ed un brand come quello creato da Remedy Entertainment non poteva di certo andare sprecato. A differenza dei primi due capitoli della serie, Max Payne 3 non sarà però sviluppato dalla software house finlandese, bensì da Rockstar, ma nonostante l’innegabile fama dei creatori di GTA, la più grande preoccupazione dei fan è legata proprio a questo passaggio di testimone. Paure ingiustificate o rischi concreti?
A giudicare dalle prime informazioni disponibili sul prodotto, sembra che gli sviluppatori abbiano cercato di mantenere inalterato il senso di oppressione e angoscia tipico della serie, ma qualche variazione era del tutto prevedibile. Le cupe ambientazioni suburbane sono state infatti abbandonate per far posto agli scenari tropicali di San Paolo, dove il nostro eroe, dopo aver cambiato vita, si troverà a lavorare come guardia del corpo per una ricca famiglia del posto, nel tentativo di lasciarsi alle spalle il dolore e la disperazione che caratterizzava la sua vita a New York.
La trama, ambientata 12 anni dopo gli eventi di Max Payne 2, ruoterà intorno alla redenzione del protagonista, una redenzione che non sarà però affatto semplice da raggiungere. Il Brasile si rivelerà infatti un luogo tutt’altro che paradisiaco e Max, suo malgrado, sarà costretto ad affrontare numerosi nemici nel tentativo di sopravvivere. La nuova ambientazione sarà ovviamente molto diversa da quelle che noi tutti avevamo imparato a conoscere in passato, e proprio per questo motivo l’impatto iniziale potrebbe non essere dei migliori. Ci ritroveremo a combattere fra baraccopoli e ghetti malfamati dove chiunque potrebbe rappresentare un pericolo mortale. Insomma, un solo passo falso potrebbe costarci caro, potrebbe costarci la vita.
Sebbene gli sviluppatori stiano mantenendo il massimo riserbo su quelle che saranno le vicende del nostro tenebroso alterego, Rockstar ha comunque sottolineato che si tratterà di un’avventura intensa e coinvolgente, in grado di soddisfare le aspettative di tutti gli appassionati. Semplici proclami di rito? Ci auguriamo davvero di no.
Il primo cambiamento che salta subito agli occhi è senz’altro il radicale mutamento del protagonista. Max è invecchiato e i suoi drammatici trascorsi hanno chiaramente influito sulla sua condizione fisica: niente capelli, niente cappotto nero, ma solo una folta barba e tante cicatrici. Oltre ai fantasmi del suo passato, Max dovrà inoltre affrontare un altro grave problema, ovvero una dipendenza da antidolorifici. Questa sua condizione non andrà a influenzare solo la sua sfera psicologica, ma anche il suo fisico (e quindi il suo rendimento in combattimento). Sebbene non siano ancora stati svelati i dettagli relativi a questa dipendenza (e alla sua effettiva gravità) è quindi prevedibile che sia necessario cercare di combatterla costantemente nel tentativo di limitarne gli effetti il più possibile. In fondo cosa potrebbe esserci di peggio di una crisi d’astinenza durante una pesante sparatoria?