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MixedBag Games, da Torino alla conquista dell'Italia - intervista

Quattro chiacchiere coi fondatori di un studio dalle idee chiare.

Due grosse poltrone con altrettanti computer, uno scaffale con qualche videogioco, un paio di console sparse qua e là e un televisore per testare le ultime build dei loro giochi... Questa è l'immagine che mi si presenta davanti varcando la porta del piccolo ufficio di MixedBag Games, studio "nascosto" al piano superiore di una palestra alle porte della zona industriale di Torino.

Mauro Fanelli e Andrea Gellato mi accolgono nel loro regno fondato lo scorso marzo, desiderosi di mostrarmi i due progetti in fase di sviluppo tra cui figura lo shooter old-school Futuridium EP Deluxe.

DualShock 4 alla mano, la sensazione è di trovarsi di fronte ad un titolo decisamente hardcore, senza tutorial e con una curva d'apprendimento che inizialmente potrebbe scoraggiare alcune fasce di giocatori; basta però una decina di minuti per 'ammaestrare' i controlli alle leggi che dominano l'universo di Futuridium.

Ho poi avuto il piacere di toccare con mano anche il secondo progetto in via di sviluppo, ovvero l'open world bidimensionale Forma.8, un interessante puzzle game d'esplorazione previsto entro la fine del 2014 su PlayStation 4, Wii U, Vita, PC Mac e Linux, che oltre a offrire un impatto grafico semplice e sperimentale, regala un gameplay più immediato e una colonna sonora decisamente meno movimentata rispetto a quella di cui sopra.

Mauro Fanelli. Andrea Gellato e Omar Ferrero (compositore della colonna sonora di Forma.8), posano per Eurogamer.it all'ingresso degli studi torinesi di MixedBag Games.

In lavorazione da oltre tre anni, in Forma.8 si vestono i panni di una strana creatura fluttuante dotata di poteri alquanto sovrannaturali che vanno sfruttati per risolvere enigmi e sconfiggere nemici. Passaggi segreti, collezionabili e un'atmosfera molto rilassante sono alcuni degli elementi che fanno da contorno ad un titolo che torneremo senza dubbio a trattare nei prossimi mesi. Di questo e altro abbiamo parlato con i due fondatori del team, Mauro Fanelli e Andrea Gellato.

Eurogamer: Come avete mosso i vostri primi passi nell'industria videoludica e come siete finiti a fondare MixedBag Games?

Mauro Fanelli: Da super appassionato di videogiochi ho cominciato a lavorare nel settore facendo il giornalista dal 1997 al 2003, mentre dal 2005 con l'avvento di Unity mi sono buttato a scrivere qualche riga di codice, anche se in realtà non mi sento un vero programmatore.

Con l'arrivo di iOS e le sue possibilità ho cominciato a prendere la cosa un po' più seriamente e ho proposto Forma.8 ad Andrea nel 2011; quando nell'ultimo periodo natalizio abbiamo visto che le cose cominciavano a concretizzarsi, grazie anche all'avvicinamento da parte di Sony, siamo finiti ad aprire il nostro studio qui a Torino lo scorso marzo.

Eurogamer: Com'è nata la vostra collaborazione con Sony?

Mauro Fanelli: In realtà è stata un'evoluzione naturale: siamo partiti da iOS con Forma.8 e nel frattempo abbiamo lanciato Futuridium per PC e Mac, decidendo che avremmo proposto i nostri titoli su console in caso di successo. L'anno scorso non potendo essere presenti all'E3 abbiamo deciso di portare i nostri progetti all'EToo di Londra (un evento dedicato ai titoli giochi indipendenti organizzato dal Guardian. ndR), dove due rappresentanti di Sony si sono subito interessati ai nostri lavori. Da lì sono cominciate le trattative per portarli su PlayStation.

Eurogamer: Nella descrizione di Futuridium EP sull'App Store dite senza problemi che il gioco è molto difficile: cosa ne pensate di questa tendenza attuale di rendere molti prodotti più accessibili che in passato?

Andrea Gellato: Una cosa che non mi piace in alcuni dei titoli moderni è questa attitudine a prenderti per mano e guidarti attraverso ogni puzzle o sezione, azzerando il senso di scoperta. Anche in un gioco basilare come Futuridium EP non ha senso inserire una guida che ti spieghi come ottenere punteggi alti perché trovo che snaturi il prodotto, al di là della difficoltà intrinseca che fa parte del gioco.

L'altro motivo per cui non amo molto alcuni "tripla A" sono gli estenuanti tutorial che gli sviluppatori ti mettono davanti, dove devi spendere la prima mezz'ora a capire i controlli, i meccanismi, come usare i super poteri e così via. Per farti un esempio, BioShock Infinite è riuscito ad annoiarmi moltissimo proprio per questi motivi.

Futuridium EP Deluxe ha le carte in regola per essere must-have per gli amanti degli shooter vecchio stile su PlayStation 4 e Vita.

Eurogamer: Parlando di PlayStation, a questo punto mi viene naturale chiedere se vedremo mai i vostri giochi anche su Xbox One.

Mauro Fanelli: Abbiamo aderito al programma ID@Xbox, quindi in futuro cominceremo a lavorare anche sulla nuova console di Microsoft. Ribadisco però che Futuridium EP Deluxe sarà un'esclusiva PlayStation, mentre con Forma.8 anche volendo non riusciremo a rispettare il lancio simultaneo delle altre piattaforme, il che non esclude che prossimamente potrà uscire anche su Xbox One.

Eurogamer: Perché secondo voi il governo italiano si ostina a non supportare la scena italiana videoludica, nonostante sia in continua crescita non solo nel nostro paese, ma in buona parte dell'Europa?

Mauro Fanelli: Credo sia semplicemente un discorso di guadagno: se lo Stato non ci ricava nulla, non investe. Il settore però è molto promettente, così come nel resto del continente, vedi Malta che ha un programma di sviluppo di videogiochi mostruoso per attirare gente: ti danno soldi, niente tasse, agevolazioni per trasferiti. Ma anche l'Olanda e l'Estonia non sono da meno.

Andrea Gellato: Per farla breve, la questione è che qui non muoviamo ancora abbastanza denaro, o meglio, secondo lo Stato, che pensa ancora che l'Italia sia una nazione che i giochi li consuma invece di produrli. Io credo che la tendenza stia un po' cambiando: non ci siamo solo noi ma anche Ovosonico, Milestone e tanti piccoli studi e persone che produrranno prodotti di livello più elevato rispetto agli standard degli ultimi anni.

I punti di vista sono fondamentalmente due: il primo dove gli sviluppatori vorrebbero un aiuto da parte dello Stato, e il secondo dove quest'ultimo aspetta che la situazione si muova a suo favore onde evitare di "sprecare" soldi. Ovviamente il mio pensiero è che se venisse investito un po' di denaro, adesso si potrebbe dare un bell'aiuto al mercato, anche solo tramite delle agevolazioni fiscali.

Forma.8 è il secondo progetto dei MixedBag Games in uscita nel 2014: atmosfere rilassanti, controlli intuitivi e una colonna sonora minimale rendono questo gioco perfetto per gli amanti delle avventure esplorative.

Mauro Fanelli: La trafila iniziale per noi, ma anche per chiunque faccia start up innovative, è che i costi e i tempi sono quelli di una società normale e se in Inghilterra lo fai con quaranta Sterline, online e in un pomeriggio, in Italia si devono spendere dai due ai tremila Euro e come minimo aspettare un paio di mesi per aprire una SRL. A questo punto preferisci spendere quei soldi in software e computer per il tuo studio.

Eurogamer: State lavorando su qualcosa di nuovo e non ancora annunciato?

Mauro Fanelli: Abbiamo già in mente qualcosa ma niente di cui possiamo parlare in questo momento. Ad essere onesto tra le varie cose da implementare ci piacerebbe molto lavorare su Project Morpheus e Oculus Rift: li abbiamo provati entrambi e ci auguriamo di poterci mettere le mani sopra un giorno.

Eurogamer: In tutto questo avete tempo di giocare ancora con i videogiochi?

Andrea Gellato: Il tempo a disposizione è molto poco ma riesco sempre a ritagliarmi degli spazi per giocare. Ultimamente sto provando molti titoli "piccoli", un po' per studiarli e capire meglio il trend degli indie, un po' perché (ricollegandomi al discorso di prima) sono più immediati e non necessitano di infiniti tutorial.

Mauro Fanelli: A dire la verità si, non ho molti problemi a trovare il tempo da dedicargli e anch'io come Andrea ultimamente gioco molto meno coi blockbuster. Personalmente sto passando molto tempo su Vita, per via della mia passione per le console portatili, utilizzabili ovunque e in qualsiasi momento. Ma mi sta piacendo molto anche Hearthstone su iOS.

Eurogamer: C'è qualche titolo italiano degno di nota da consigliare ai nostri lettori?

Mauro Fanelli: In questo periodo ci sono un sacco di prodotti degni di nota come Fru di Through Games per Xbox One, che credo abbia il concept più interessante degli ultimi tempi per Kinect. Tra i titoli italiani non posso non nominare Murasaki Baby per Vita e Assetto Corsa, peccato solo che non possieda un PC abbastanza potente per farlo girare (ride).

Finito il mio tempo a disposizione, ringrazio Andrea e Mauro per la loro disponibilità, sperando che i venti in Italia inizino a soffiare nella giusta direzione. Noi nel frattempo godiamoci questo piccolo/grande studio di cui sentiremo ancora molto parlare in futuro.

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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