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ModNation Racers

Creare in tutta tranquillità.

Quando si dice pochi ma buoni... L’esperienza di LittleBigPlanet è stata utile a tutti gli addetti ai lavori per comprendere come deve funzionare una community che fa della condivisione dei contenuti uno dei suoi punti focali. La complessità dell’editor e il tempo richiesto per raggiungere risultati apprezzabili ha fatto sì che emergessero dal “cilindro” contenuti brillanti e d’impatto.

ModNation Racers dopotutto potrebbe godere del medesimo sistema, andando anche oltre grazie a una quantità molto ampia di feature, dalle auto ai piloti, passando per i tracciati e tutti gli oggetti a loro annessi, non dimenticando nemmeno la presenza di una terza dimensione a fare da ulteriore discriminante rispetto agli allegri scenari del platform di Media Molecule.

La versione preview che è stata mostrata questo mese è certamente una proposizione, anche se in chiave più modesta, di quanto abbiamo già avuto modo di provare proprio con i simpatici Sack Boy. Una cut-scene in computer grafica introduce un pilota chiamato Tag e i folli eventi a cui partecipa al volante del suo kart, in quella che viene definita “Mod Racing Championship”. Per riuscire a farsi strada nelle competizioni è stato istruito da un baffuto meccanico con anni d’esperienza sulle spalle, desideroso di rivivere i successi di un tempo con il suo nuovo protetto.

La modalità Carriera non è altro che una sequela di gare disseminate in location dall’aspetto familiare ma comunque ben caratterizzate, nelle quali si è incoraggiati a perseguire il primato e a completare al contempo degli obiettivi secondari per ottenere dei bonus. Prima, durante e dopo ogni gara si verrà intrattenuti dalle voci di Biff Tradwell e Gary Reasons, che commenteranno tutto quello che sta accadendo rimanendosene comodamente spaparanzati nell’area dedicata alla stampa.

Le prime gare serviranno a trovare la giusta quadratura. Epic Fail in arrivo?!”

Una volta scesi in pista, l’approccio con il sistema di controllo non è diretto come si potrebbe immaginare. Premendo il pulsante X è possibile effettuare le derapate e inclinare il proprio mezzo in modo tale da non perdere eccessivamente velocità ma nemmeno subire conseguenze qualora si giunga in prossimità di una curva con eccessivo ardore agonistico. Insomma si dovrà trovare un giusto compromesso che, una volta perseguito, agevolerà i karter più esperti, consentendo loro di accumulare un vantaggio importante nei tempi registrati sul giro.

I power-up non fanno altro che ripercorrere la tradizione del genere, (e per chi ha consumato i sedili di Mario Kart è semplice comprendere a cosa ci si riferisce). Aspettatevi pertanto bucce di banana, scudi protettivi o “simpatici” proiettili letali da inviare come regalo di non-compleanno a chi si trova in testa alla corsa.

Ecco un pilota in ModNation Racer prima di essere costruito.

Una variazione a dir la verità esiste e stiamo parlando della barra del boost, che si può saturare per mezzo delle derapate ed è dotata di funzioni multiple, come sorpassare a estrema velocità i rivali, effettuare una mossa speciale oppure creare uno scudo per respingere gli eventuali proiettili sparati dalle retrovie.

Il tributo che ModNation Racers sembra voler offrire alla dinastia di Mario Kart è piuttosto evidente, anche se va riconosciuto che il genere ormai è stato davvero percorso in lungo e in largo negli ultimo quindici anni.

L’idea di introdurre un ampio editor da proporre al pubblico nasce proprio dall’esigenza di creare contenuti laddove la mancanza di originalità delle meccaniche di gioco rischierebbe di rendere vani gli sforzi degli sviluppatori. Una mossa molto intelligente ma anche furba al tempo stesso.