Monster Hunter Freedom Unite
Piccola console, gioco immenso.
Proprio come nel caso dei giochi dei Pokémon, anche Monster Hunter è una serie caratterizzata da miglioramenti graduali e assolutamente non rivoluzionari. Freedom Unite si avvale infatti di un gameplay ottimizzato leggermente rispetto al suo predecessore e questo significa che molti dei problemi più evidenti sono rimasti invariati. Le armi sono state bilanciate lievemente, le scatole degli oggetti sono ora in grado di contenere 99 unità di un singolo oggetto per ogni slot, i tempi di caricamento sono stati ridotti (sempre che decidiate di sfruttare l'installazione dei dati) e il tutto è impreziosito da una buna dose di contenuti aggiuntivi, come nuovi mostri, armature e armi. Al di là di queste innovazioni marginali, è però importante sottolineare come uno dei principali problemi della serie sia rimasto del tutto invariato rispetto al passato: l'inquadratura.
Nel complesso la realizzazione della telecamera non può certo essere definita pessima: è molto stretta ma abbastanza ampia da coprire l'intero raggio d'azione, ma entrando in una piccola grotta o ad esempio avvicinandosi troppo ad una parete le cose cambiano radicalmente, facendo sì che talvolta la telecamera possa rivoltarsi ed inquadrare solo ed esclusivamente il pavimento (o le interiora di un drago di 20 tonnellate). Non si tratta di un difetto che pregiudica l'effettiva qualità dell'esperienza, ma visto il successo della serie e il tempo a disposizione degli sviluppatori per risolvere il problema, era lecito aspettarsi qualche piccolo miglioramento.
Un altro aspetto incomprensibile del prodotto è poi la mancanza di una modalità cooperativa online. Nel caso in cui non l'abbiate ancora capito, Monster Hunter è dannatamente difficile e molte delle missioni più avanzate sono assolutamente impossibili se affrontate da soli. Il modo migliore (e più divertente) per affrontare le sfide più complesse è infatti quello di unirsi ad altri tre amici per agire in gruppo.
La caccia di gruppo non è solo incredibilmente divertente, ma aggiunge anche una grande profondità tattica ai combattimenti (e avendo una squadra dove ognuno ricopre determinati ruoli è possibile raggiungere lo stesso equilibrio di un classico MMO). La collaborazione è dunque il modo migliore per godere dei pregi del gioco, ma purtroppo, come nel caso di tutti gli altri capitoli della serie rilasciati su PSP, è disponibile solo ad-hoc.
Nonostante i difetti e i limiti, Monster Hunter Freedom Unite si dimostra però un titolo in grado di garantire immense soddisfazioni e stimoli costanti. Arrivare al punto di eliminare un nemico che, magari, vi ha impedito di raggiungere una certa zona del territorio per molto, moltissimo tempo, è una cosa estremamente soddisfacente, e nel caso lo facciate in compagnia dei vostri amici tutto assumerà un valore sempre maggiore. Capcom merita inoltre un grande plauso per l’incredibile mole di contenuti proposta: stiamo infatti parlando di standard quantitativi tipici di un MMO. Insomma, in quanto a dimensioni si tratta di un prodotto ineguagliabile su PSP e, più generalmente, su qualsiasi console portatile attualmente sul mercato.
Gli appassionati della serie rimarranno stregati dalle piccole innovazioni, e questo senza contare che vi sono indubbiamente contenuti sufficienti per suscitare l’interesse di chiunque abbia giocato (e finito) Freedom 2. Si tratta dunque di un prodotto eccezionale ma non per tutti poiché richiede grande pazienza, impegno e pianificazione. Vi sentite all'altezza della sfida? Allora preparatevi a una delle esperienze di gioco più appaganti e stimolanti della vostra vita.