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Mortal Kombat

Quello che i fan desideravano da anni.

Come da tradizione, affrontando le modalità single player del gioco non si può far a meno di combattere contro gli immancabili boss, che ancora oggi come in passato sono stati creati per mettere alle corde gli appassionati aggirando le basi del gameplay.

Se giocando a Street Fighter IV avete pensato che Seth fosse bastardo, di fronte ai bestioni finali di Mortal Kombat scriverete un libro intero di imprecazioni originali e creative, suggerite dalla furia del momento e dal desiderio profondo di scagliare il joypad (o peggio ancora l'arcade stick) contro il muro più cattivo e resistente della stanza.

Alla corposa e convincente modalità Single Player di Mortal Kombat si va ad affiancare l'immancabile multiplayer, che permette di organizzare sfide capaci di coinvolgere da 2 a 4 giocatori (grazie alla modalità Tag Team). Gettandosi nella mischia online è possibile creare lobby di massimo 10 persone dove sfidare i propri amici in incontri classici, duelli in Tag, oppure nella piacevole modalità King of the Hill, che in sostanza non è altro che una versione con il nome alternativo della Battaglia Infinita di Super Street Fighter IV, dove il vincitore dell'incontro resta sul ring in attesa dello sfidante successivo, mentre gli altri utenti della lobby si godono lo scontro sui propri schermi.

Se non si ha intenzione di aprire una stanza in cui ospitare gli amici, comunque, è possibile partecipare singolarmente alle partite del giocatore o a quelle classificate, in modo da confrontarsi con avversari connessi da ogni parte del mondo.

La nostra esperienza con l'online di Mortal Kombat è stata generalmente positiva, anche se in alcune partite abbiamo sperimentato fenomeni di lag particolarmente evidenti. Nella maggior parte dei casi, comunque, le sfide erano fluide e giocabili, a dimostrazione del buon livello qualitativo del netcode.

Dal punto di vista tecnico i ragazzi dei NetherRealm Studios hanno svoltoun ottimo lavoro, riempiendo il gioco di modelli poligonali ricchi di dettagli e di ambientazioni ispirate e piene di riferimenti ai vecchi episodi della serie. Peccato solo per le animazioni non sempre all'altezza. Se è vero che alcuni colpi risultano animati alla perfezione, infatti, ce ne sono altrettanti che presentano gli stessi problemi dei vecchi Mortal Kombat, risultando legnosi e poco in armonia con l'intero contesto.

Il comparto audio, dal canto suo, unisce a una colonna sonora adeguata e ben realizzata un doppiaggio altalenante, con alcune voci così fastidiose da spingere quasi a odiare i personaggi tanto sfortunati da doverle sfoggiare a ogni singolo combattimento (chi ha detto Johnny Cage?).

Il nuovo Mortal Kombat, quindi, rappresenta un succoso ritorno alle origini che renderà felici tutti i fan della serie. Ciò detto, comunque, Mortal Kombat è sempre Mortal Kombat, quindi se non avete mai amato il suo sistema di gioco troverete anche in questo capitolo tutti gli elementi che faticate a digerire: collisioni perfettibili e, soprattutto, una struttura di gioco meno rigida e precisa di quella di Street Fighter, The King of Fighters o BlazBlue. Nonostante questo, però, ci troviamo di fronte a un titolo tecnicamente superbo, capace di garantire ore di divertimento e, se preso nel modo giusto, di soddisfare anche i palati più esigenti.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Mortal Kombat

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