Napoleon: Total War
Ottime notizie per i fan dei giochi strategici.
Empire: Total War era un ottimo gioco ma aveva alcuni problemi. Perfino il fan più accanito non potrà negare che ci fosse qualche bug di troppo, che a volte l'IA fosse un po' troppo “distratta” e che per alcuni il tutorial potesse essere un po' troppo brusco. Noi lo abbiamo amato alla follia ma è anche vero che ci aspettavamo un tipo di supporto diverso da parte di Creative Assembly nei mesi successivi.
Tutti coloro che comprarono il gioco, per esempio, aspettarono inutilmente una massiccia patch per la risoluzione dei bug, mai uscita perché Creative Assembly era troppo impegnata con i DLC a pagamento. A questo si aggiunse la pessima gestione del discorso multiplayer uscito solo un mese fa sotto forma di una triste beta a base di scontri uno contro uno.
A questo punto lo sviluppatore ha tre opzioni: far finta che sia andato tutto a meraviglia e continuare a far uscire giochi della serie Total War senza ascoltare li critiche dei fan; accontentarsi di quanto fatto in passato e sedersi sugli allori; non nascondere la testa sotto la sabbia e fare di tutto per risolvere gli ostacoli incontrati.
Napoleon: Total War segue la terza opzione. Prendendo esempio dal francese all'interno del titolo, il gioco è organizzato, efficiente e controllato. Il motore non è solo più bello ma anche più fluido. Il tutorial scorre alla grande e riesce a guidare anche il giocatore più pigro, e nonostante quella del codice preview fosse una versione incompleta, era priva di bug. Già adesso Napoleon è meglio di Empire, e la cura maniacale non si esaurisce con la risoluzione dei pochi vecchi problemi.
Al di là del tutorial, Napoleon: Total War offre tre campagne. La prima permette di vestire i panni di Napoleone nel suo primo scontro importante, comandando la French Armée d'Italie in nord Italia. Anche se nessuno dei vostri superiori si aspetta nulla da voi, il vostro obiettivo è lo stesso di Napoleone: conquistare una serie di province per permettere ai francesi di piombare nel cuore dell'odiata Austria senza problemi.
La seconda campagna, che espande leggermente le dimensioni della mappa, segue l'impresa di Napoleone alla conquista dell'Egitto nel 1798. Infine c'è la campagna Mastery of Europe, dove nei panni dell'imperatore Napoleone Bonaparte si può cercare di soggiogare l'Europa, oppure prendendo le parti delle forze più piccole si deve fare di tutto per fermare l'avanzata francese.
Tutto questo è affiancato dalle 322 nuove unità dell'era napoleonica, dalle nuove costruzioni e tecnologie, dallo scenario che ricrea le battaglie più famose dell'imperatore e da un numero non ancora specificato di modalità multiplayer (a giudicare dai sorrisi silenziosi di Creative Assembly, tuttavia, dubitiamo che la campagna online sarà una di queste).
Si tratta della struttura più convincente di quella di qualsiasi altro Empire. La campagna italiana permetterà di prendere confidenza con le battaglie a terra e con la gestione delle regioni senza essere seppelliti dalle nuove opzioni di gioco. La campagna in Egitto (presumibilmente) introdurrà le battaglie navali, e dopo aver assimilato tutto questo, arriveranno il commercio e i complessi giochi politici sul palcoscenico europeo.