Need for Speed: Hot Pursuit

Vincere una gara è una cosa che ormai tutti noi videogiocatori di vecchia data sappiamo fare quasi a occhi chiusi, ma quanti di voi sono in grado di farlo su strade che promettono di sbattervi fuori ad ogni curva e inseguiti (o preceduti) da avversari assatanati e pattuglie dotate di strisce chiodate, elicotteri e posti di blocco a comando?

Nel gioco ogni evento è diverso dagli altri e non solo nel tracciato o nelle condizioni climatiche. Le gare standard sono affiancate dalle Hot Pursuit, con piloti e polizia gettati insieme nella mischia, test di velocità coi bolidi più potenti della terra, sfide Blacklist e altro ancora. Alcuni eventi saranno aperti a qualsiasi tipo di macchina, mentre altri saranno dedicati a particolari categorie.

Le differenze in fatto di potenza e senso di velocità tra le vetture si notano eccome, ma lo stile di guida da adottare è più o meno lo stesso per tutti i tipi di macchina. Immaginate una sorta di mix tra Outrun e lo stesso Burnout: curve in controsterzo, derapate violente, chilometri guidati contromano, scie succhiate agli avversari... tutto pur di arrivare primi al traguardo, possibilmente interi, o di acciuffare quei dannati piloti che si fanno beffe delle regole della strada.

Ogni vittoria, sia da una parte che dall'altra, vi avvicinerà sempre di più alla vetta dei migliori piloti e agenti di Seacrest County. Il massimo livello raggiungibile è il ventesimo ma prima di arrivaci ne dovrete macinare di chilometri. A seconda della classifica scalata aumenterà il vostro livello Ricercato o Poliziotto, con conseguente sblocco di nuovi mezzi e armi.

Oltre ai traguardi posti alla fine di ogni gara, infatti, il gioco ne propone anche altri, forse meno evidenti ma altrettanto importanti, che con il passare delle ore aumenteranno esponenzialmente il numero di bolidi a vostra disposizione. Naturalmente i più invitanti di questi sono anche quelli più difficili da raggiungere ed è qui che Hot Pursuit tira fuori il meglio di sé.

Il bilanciamento della difficoltà è pressoché perfetto. Le prove più impegnative vi porteranno al limite della disperazione ma mai oltre. In testa avrete sempre quella costante (e piacevole) sensazione di poter fare qualcosa di meglio e troverete sempre il tempo per "un'altra gara".

Quanto detto finora parrebbe dipingere il quadro di un gioco spettacolare ma tutto sommato piuttosto classico. Così sarebbe, se quei diavolacci della Criterion non avessero fatto scendere in pista la loro arma più affilata, l'Autolog!

Ve lo abbiamo descritto a più riprese nelle scorse anteprime di Need for Speed quindi sapete più o meno tutti come funziona. In sostanza è una sorta di social network che mette in competizione tutti i giocatori del mondo pur non richiedendo necessariamente un impegno multiplayer. Dopo aver utilizzato l'Autolog per qualche giorno vi chiederete come avete potuto farne a meno finora e desidererete avere un sistema simile in tutti i giochi futuri.