Ninja Blade
La sorpresa trash che non ti aspetti...
Forse i più attenti di voi (nonché i più nerd) si ricorderanno di quando, nelle settimane precedenti al Tokyo Games Show, sui forum di mezzo mondo quando si parlava di X360 si nominavano soltanto due cose: il fantomatico controller ispirato al telecomando Wii (fortunatamente ad oggi una bufala, anche se la vita sa essere bastarda ed imprevedibile quando vuole...) e Ninja Blade, una misteriosa esclusiva di matrice tutta giapponese dedicata alla console dello zio Bill. L'hype come da copione era cresciuto piuttosto rapidamente, ma altrettanto rapidamente era scemato a causa della mancata apparizione del gioco durante la popolare kermesse nipponica.
Come dimostrarono le pagine di Famitsu nei mesi successivi, Ninja Blade era tuttavia una solida realtà, anche se, quasi per crudele contrappasso, un inspiegabile alone di indifferenza iniziò a campeggiare attorno alla nuova fatica di From Software.
La silenziosa maledizione sembra persistere tutt'ora, con una release asiatica accolta a dir poco freddamente ed un generale disinteresse nei confronti del titolo. Confesso che da appassionato del genere la situazione mi è sempre parsa un tantino surreale, ma ora che ho avuto modo di giocare e finire Ninja Blade, la cosa ha francamente assunto i contorni del grottesco: non ho infatti paura di sbilanciarmi troppo nell'affermare che Ninja Blade è tranquillamente LA sorpresa di questo inizio 2009.
Già creatori dei due bellissimi (e bizzarramente sottovalutatissimi...) Otogi su Xbox, i ragazzi di From Software sono tornati con un action evidentemente ispirato (eufemismo per non scrivere "beceramente scopiazzato") niente meno che da sua maestà Ninja Gaiden. L'ambientazione futuristico-giapponese ricorda infatti da vicino quella della saga capolavoro di Itagaki, e comune alle due produzioni è anche quel particolare approccio compiaciutamente trash del tutto. Eppure all'occhio più allenato (e modestamente vista la mia venerazione assoluta per il trash penso di poter proprio dire la mia...) non sfuggirà una certa differenza di carattere tra Gaiden e Blade. Più posticcio (in stile Tokusatsu) ma anche più spietatamente elegante il primo, se possibile più eccessivo e in una sola parola più "cazzone" il secondo, con situazioni e gesta veramente sopra le righe. E capirete che per fare apparire Ninja Gaiden come qualcosa di sobrio giocoforza si deve parlare di un prodotto davvero esageratamente zarro nel DNA.
Sappiate che la tentazione di spoilerarvi un paio di scene per convincervi senza mezzi termini a comprare il gioco è fortissima, ma preferisco non rovinare la sorpresa ai saggi che decideranno di procedere all'acquisto (magari in versione asiatica, reperibile online a circa 30 euro e perfettamente compatibile con le console PAL, Italiano incluso!). Un antipastino però ve lo devo concedere: farete una cosina al gigantesco boss del primo livello, uno spinosissimo ragnone corazzato affrontabile anche nella demo, con una palla di quelle usate per demolire le case che...difficilmente vi dimenticherete.