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Nintendo DSi LL

La terza età del Nintendo DS.

È piuttosto facile guardare il DSi LL con aria interrogativa, ma sarebbe sbagliato affermare che sia la prima volta che un portatile Nintendo arrivi alla sua quarta versione. Già il primo Game Boy, per esempio, aveva seguito un iter equivalente.

Ricordate il Game Boy Pocket? Il Game Boy Advance? Il Game Boy Advance SP? Il Game Boy Micro? Ci sono voluti 16 anni per passare attraverso tutte queste versioni, ma il DS si muove in un mondo più rapido del precedente: la linea Game Boy/Color, pre-Advance, ha venduto quasi 119 milioni di unità: aspettatevi che Nintendo ci dica molto presto che la famiglia del DS ha già superato quei risultati nella metà del tempo.

Questi numeri offrono anche un indizio sul motivo che ha spinto Nintendo a rilasciare tanto in fretta l'ennesima versione del suo portatile, che non va ricercata nella concorrenza sempre più agguerrita della PSP e dell'iPhone di Apple. È vero, infatti, che rispetto agli anni '90 ora sono molte di più le persone che acquistano le console Nintendo, ma bisogna anche capire di che tipo di utenti stiamo parlando.

Piuttosto che dire che sia facile guardare al DSi LL con aria interrogativa, quindi, dovremmo semplicemente dire che sia facile guardare al DSi LL, principalmente perché si tratta di una console spaventosamente grande. Non è stata pensata per farvi sostituire il vostro DSi nuovo fiammante, e nemmeno il vecchio DS Lite. Si tratta di una console pensata per le persone con problemi di mobilità, di vista e di udito: insomma è un DSi per i nostri nonni.

Ora noi non siamo i nonni di nessuno ma in redazione ci sono persone dinamiche come l'uomo di legno di Bruce Lee, oppure costrette a portare un paio di occhiali, quindi siamo abbastanza qualificati per fare un giro con l'ultima nata in casa Nintendo. La prima cosa che salta all'occhio è la presenza di una versione maggiorata del pennino (che non può nemmeno essere riposta nella console), che presenta un foro nella parte superiore dove attaccare un laccetto di sicurezza.

L'esterno del DSi LL è molto più resistente di quello del DSi, che finisce col segnarsi fin troppo facilmente.

L'altra cosa che, ovviamente, appare fin da subito evidente è la grandezza dell'apparecchio. È enorme! Rispetto al DSi, la console è fisicamente più larga di un paio di centimetri, più alta di 1,5 e due millimetri più spessa, ma prendendo in considerazione la diagonale di 7,5 cm del DSi, la differenza anche solo visiva con quella del nuovo modello è davvero impressionante. Vostro nonno si troverà certamente a proprio agio. Un pennino grande, uno schermo grande... e perfino un audio proporzionato, secondo i nostri test.

Detto questo, i vostri nonni potrebbero chiedersi se anche i tasti siano stati adeguatamente ingranditi. Il pulsante Power è cresciuto leggermente ma la croce direzionale, i tasti frontali, Start e Select sono esattamente gli stessi piccoli bottoni della versione precedente. Probabilmente si tratta di un'operazione pensata da Nintendo per tagliare i costi di produzione ma il risultato finale è che sembrano decisamente fuori posto, in una console tanto massiccia.

Una volta acceso l'apparecchio, tutto è identico a quanto visto finora sul DSi. Gli schermi saranno anche più grandi ma la risoluzione è la stessa, e un esame approfondito rivela che l'unica differenza dal punto di vista software è l'aggiunta di qualche prodotto per DSiWare.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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