Outland
Luci e ombre di una splendida perla.
Nel panorama dei giochi scaricabili ci sono alcuni sviluppatori che, fino a questo momento, non hanno sbagliato un colpo. Fra questi meritano sicuramente di essere inseriti i ragazzi di Housemarque, già responsabili di Super Stardust HD e del recente Dead Nation.
Dopo aver lasciato il segno nel genere degli sparatutto spaziali e in quello della caccia allo zombie, questo capace team finlandese ha deciso di spostarsi ulteriormente, andando ad esplorare il misterioso territorio della commistione dei generi con questo onirico Outland.
Se avete letto le nostre anteprime saprete già che ci troviamo di fronte a un'esperienza particolare, alla piacevole e azzardata unione di elementi presi dai classici platform in stile Prince of Persia e, che ci crediate o meno, da Ikaruga, indimenticabile sparatutto Treasure basato sull'equilibrio di due polarità opposte.
Prendendo spunto da due leggende della storia dei videogiochi, quindi, i programmatori di Housemarque hanno dato fondo a tutta la propria creatività per mettere insieme un'esperienza unica, capace di catturare il giocatore e di trasportarlo in un mondo fatto di combattimenti all'arma bianca, teologia d'altri tempi e salti millimetrici fra centinaia di ostacoli.
L'avventura di Outland inizia con poche spiegazioni, mettendo il giocatore nei panni di un uomo malato ritiratosi in una foresta in seguito a un sogno bizzarro. Spinto dai propri deliri onirici, il misterioso protagonista si allontana dalla capanna dello sciamano presso cui si era ritirato, seguendo un richiamo che lo conduce a un sontuoso tempio nascosto fra gli alberi.
È qui proprio qui che, in un momento di trance mistica, il nostro alter ego rivive alcuni momenti dello scontro fra un eroe del passato e le due divinità sorelle responsabili della nascita di ogni cosa, in una sorta di assaggio di ciò che sarà possibile vivere dando fiducia ad Outland.
Dopo un inizio piuttosto oscuro, quindi, le informazioni relative alla trama si assottigliano ulteriormente, limitandosi a poche righe di spiegazione legate a eventi specifici. Da qui in avanti l'attenzione del giocatore è tutta concentrata sul gameplay e sulla caratterizzazione artistica, elementi chiave dell'intera esperienza offerta da Outland.
I primi passi nella foresta in cui inizia il viaggio di questo splendido gioco non possono che riportare alla mente le sensazioni che anni fa seppe trasmettere il primo Prince of Persia, con le sue incredibili animazioni e quell'atmosfera surreale e ovattata che i giocatori più grandicelli non potranno mai dimenticare.
Bastano pochi istanti per prendere dimestichezza con i controlli, basati sulla pressione del tasto A per saltare e del tasto X per attaccare i propri nemici. La totale mancanza di abilità particolari nel protagonista di turno rende la prima parte dell'avventura piuttosto lineare, oltre che caratterizzata da un level design semplice e pensato più per creare la giusta atmosfera che per mettere alla prova il giocatore.