Outland
Luci e ombre di una splendida perla.
Forse è proprio per questo che fra gli obiettivi/trofei ne è stato inserito uno che richiede di abbattere 20 nemici di seguito avendo a disposizione un solo cuore. Cercando di sbloccare l'obiettivo in questione ci siamo resi conto di quanto la sfida di Outland sarebbe potuta essere coinvolgente se solo i programmatori avessero optato per l'assenza di energia, dove un unico errore avrebbe portato alla morte del protagonista e al ritorno checkpoint precedente.
Nella sua forma finale, invece, Outland è in grado di offrire un'esperienza complessa, coinvolgente, ma basata più sulla qualità dell'atmosfera che sull'intensità dell'azione, quindi non aspettatevi ossessivi cambi di polarità in situazioni che si evolvono alla velocità della luce come accadeva in Ikaruga.
A proposito dello sparatutto Treasure, l'influenza degli shoot 'em up in Outland non si nota unicamente nei pattern offensivi dei proiettili, ma anche nella presenza degli immancabili boss di fine livello, in questo caso impersonati da massicci guardiani da sconfiggere una volta recuperata la chiave che ne apre la porta.
In linea con la tradizione degli sparatutto, anche in Outland i boss sono ben caratterizzati e, soprattutto, estremamente diversi tra loro sia come schemi di attacco che come approccio al combattimento.
Ognuno degli scontri con i guardiani, infatti, richiede al giocatore di seguire una strategia differente, scoprendo come muoversi per evitare gli attacchi e come raggiungere i punti deboli senza esporsi troppo.
Queste sfide, che possono durare anche 10 minuti di lotta continua, rappresentano al meglio l'anima di Outland, riassumendo in ogni scontro l'essenza del titolo sviluppato da Housemarque.
L'esperienza single player di Outland si conclude dopo 6/7 ore di gioco, ma una volta completata l'avventura si possono comunque affrontare le sfide co-op sbloccabili durante la modalità principale. Giocando con un amico, ovviamente, è necessario coordinarsi per sfruttare al meglio le proprietà di entrambe le polarità, facendosi scudo a vicenda e attivando le piattaforme e i meccanismi per farsi strada all'interno dei livelli.
Oltre al gameplay ben studiato, a rendere particolarmente piacevole Outland è l'ottima caratterizzazione artistica, impreziosita da scelte stilistiche decisamente ispirate e da una colonna sonora di sicuro impatto, composta dallo stesso musicista già responsabile dell'ottimo accompagnamento sonoro di Trine.
La scelta dei programmatori di mischiare sapientemente l'uso delle silhouette e degli sfondi colorati (sempre basati su una sola tonalità alla volta) si sposa alla perfezione con la presenza massiccia di elementi azzurrini e rossi che sembrano usciti direttamente da TRON. A questo si aggiungono i deliziosi riferimenti artistici dello stile visivo, capace di mischiare senza soluzione di continuità elementi tribali a graffiti e pitture dalle influenze vagamente africane.
Considerando che stiamo parlando di un gioco scaricabile venduto a 800 Microsoft Point su Xbox LIVE (9,99 euro sul PlayStation Network), non possiamo fare altro che consigliarvi caldamente l'acquisto di questa piccola perla, ennesima prova del talento di Housemarque.