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Shin Megami Tensei: Persona 4

L'ultimo grande JRPG per PS2.

Il gameplay rimane diviso in due sezioni in apparenza distinte ma estremamente coinvolgenti e ben amalgamate nell'intera struttura di gioco. Nelle fasi diurne vi ritroverete a svolgere le mansioni di un liceale come tanti altri. Dovrete quindi studiare per superare brillantemente i compiti in classe e dedicarvi a svariate discipline sportive, senza però dimenticare di socializzare con i vostri compagni e con i tanti personaggi presenti nelle location di Inaba.

Andare a mangiare in qualche locale insieme ad una ragazza potrebbe essere l'inizio di una discreta amicizia o culminare in una relazione ben più profonda. Tutto dipenderà dai vostri attegiamenti e dal tipo di risposte che darete ai vostri interlocutori. Badate però: non è affatto semplice come sembra. Non si tratta infatti di essere buoni o cattivi, ma di riuscire ad entrare in sintonia con gli altri personaggi.

Così come avvenuto in Persona 3, il successo nei rapporti sociali deriva dal vostro grado di empatia verso di loro. Ogni personaggio avrà un'indole peculiare e spesso dovrete "stare al gioco", ma l'elemento vincente della formula Atlus risiede proprio nel lasciare al giocatore piena libertà di gestire tali situazioni. Vi ritroverete quindi a simpatizzare con più personaggi, e frequentemente vi ritroverete a dover ponderare il modo in cui elargire le vostre attenzioni. Rispondere negativamente ai ripetuti inviti da parte di un amico porterà alla sua indifferenza o addirittura al risentimento. Magari si tratta anche di un personaggio antipatico, ma dovrete sempre tenere a mente eventuali benefici relativi al Social Link. Le caratteristiche basilari da incrementare sono Coraggio, Cultura, Diligenza, Espressione e Sensibilità. Ognuna di esse vi consentirà di crescere, non solo emotivamente, ma anche (e soprattutto) in alcuni punti chiave del gameplay.

Gli scenari sono due volte più grandi rispetto al precedente capitolo. Le opportunità ricreative non mancheranno di certo.

Eccoci perciò giunti al secondo centro nevralgico di Persona 4. Se di giorno dovremo darci da fare tra scuola e svago, di notte dovremo vedercela con le oscure creature che minacciano la città. L'abilità con cui vi sarete dedicati alle relazioni sociali e alle qualità del vostro alter ego digitale sarà fondamentale in questa sezione di gioco. L'enorme dungeon suddiviso in piani di Persona 3 fa ora spazio a nove differenti labirinti all'interno dei quali salvare determinati personaggi.

Ogni location sarà espressione di specifici sentimenti (come sempre viene data adeguata enfasi agli aspetti psicologici) e avrà un solo savepoint, intelligentemente posto in prossimità del boss di fine livello. I nemici sono ancora visibili sullo schermo e sarà bene agire di sorpresa per avere il primo turno a favore.

Il sistema di combattimenti è rigorosamente a turni, ma stavolta avremo la possibilità di manovrare anche gli altri membri del team. Riteniamo tale implementazione una delle più efficaci limature effetuate in termini di gameplay. Se prima dovevamo sperare nella accortezza dell'intelligenza artificale che guidava i nostri alleati, adesso saremo noi a poter decidere particolari metodologie d'attacco con una maggior cognizione di causa. In Persona 3 una lunga esplorazione del Tartarus portava prima o poi alla spossatezza dei personaggi: ora siamo invece liberi di proseguire il level up del nostro team, a patto di avere le risorse necessarie a sostenere ulteriori scontri. Galvanizzanti come sempre gli attacchi dei nostri Persona, anche se non saranno più evocati con la pistola in pugno.