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PS3 Super Slim - prova

Il Digital Foundry mette le mani sul modello da 500GB della CECH-4000.

Questa nuova versione della PlayStation 3 ha tutta l'aria di essere un prodotto che non mancherà di suscitare polemiche. Sony infatti ha sempre avuto la reputazione di essere un'azienda in grado di mantenere la qualità costruttiva delle proprie console man mano che queste progredivano nel loro ciclo vitale.

Nel farlo, però, di solito è riuscita a combinare le necessità tecniche col costo di produzione delle singole unità, rielaborando in modo accattivante l'estetica dell'hardware. Tuttavia, la nuova PS3, modello CECH-4000, sembra interrompere questo trend: è disegnata e costruita al risparmio e questo appare evidente fin da una prima occhiata.

Le prime impressioni non sono comunque negative: una volta tolta dalla piacevole confezione stupisce per le dimensioni ridottissime, evidenti se messa a confronto con la prima versione della console o anche solo un normale pad DualShock 3. Praticamente siamo alla metà della prima versione in termini di peso, e un quarto in meno rispetto alla Slim.

Nonostante le dimensioni contenutissime, le funzionalità rimangono praticamente le stesse del modello attuale con due porte USB, multi-AV, HDMI, e TOSLINK. Anche gli accessori sono gli stessi della confezione Slim: cavi USB, composito AV, adattatore SCART, ma sempre nessun cavo HDMI. Manca l'alimentatore, che è integrato nella console stessa.

"Sebbene l'avessimo temuto, la possibilità di upgrade dell'hard disk è rimasta immutata"

Sebbene l'avessimo temuto in prima battuta, la funzionalità di upgrade dell'hard disk è rimasta intatta: il lato destro può essere rimosso nella sua interezza mostrando lo slot d'inserimento del disco fisso. Nulla è cambiato da questo punto di vista, con un normale disco Hitachi da 5400 giri che può essere sostituito da qualsiasi altra generica unità da due pollici e mezzo. Sony di questa versione sta lanciando anche un modello da 12GB con memoria flash, cui sarà possibile aggiungere in un secondo momento un HD da 250 GB: non appena ce l'avremo sottomano, ovviamente esamineremo con attenzione anche quella versione.

Per il momento è chiaro che questo modello è meno caratterizzato degli altri dal punto di vista estetico, fatta salva la presenza del marchio PlayStation nella parte inferiore sinistra del telaio. Il logo stesso prende la forma di una spina incastonata nel lato del telaio, che si può rimuovere rivelando il buco per la vite cui agganciare lo stand (opzionale).

"Sotto il profilo costruttivo il modello CECH-4000 segue una filosofia nettamente più semplice"

Sotto il profilo prettamente costruttivo, il modello CECH-4000 segue una filosofia nettamente più semplice rispetto alle sofisticazioni del passato, un aspetto confermato dai materiali di qualità leggermente inferiore rispetto all'attuale Slim. Si tratta di un mix tra plastiche lucide nella parte superiore che attraggono le ditate come orsi al miele, mentre la copertura del vano disco ha un aspetto tremendamente economico e plasticoso.

L'estetica dell'originale PS3 era ben definita dalle sue curve, con una sensazione di solidità qualitativa esterna ed interna dell'hardware che non viene confermata da questa versione. Anzi, è del tutto fuori posto rispetto alle finiture dei modelli precedenti.

Il materiale dello scivolo d'ingresso del lettore Blu-ray è sicuramente l'elemento meno azzeccato e più economico del nuovo modello in termini di pura qualità costruttiva. Anche solo la procedura di apertura della confezione restituisce quest'impressione: una volta nella scatola la copertura è tenuta ferma da un piccolo pezzetto di nastro protettivo di colore blu: è bastato toglierlo per far schizzare la copertura sul frontale dell'unità.

La funzionalità è discreta: è presente un pulsante di apertura sul frontale della console, ma la molla che tiene la cover in posizione chiusa è piuttosto debole e permette di aprirla facilmente con le mani, rendendo il tasto effettivamente superfluo. Insomma la copertura del Blu-ray pare il punto più debole di un pezzo di hardware tutto sommato ben fatto, per quanto non al livello delle versioni precedenti. Il fatto che si senta qualche cigolio mentre la copertura si apre conferma poi quest'impressione.

"Il rumore della ventola è è decisamente avvertibile a distanza ravvicinata, sebbene non fastidioso"

Sostituire lo slot frontale autocaricante con un'alternativa meccanica è stato sicuramente uno stratagemma pensato per ridurre i costi di produzione: la cover a scivolamento è sicuramente una soluzione interessante perchè permette di preservare la forma tipica di questo modello senza tornare a una soluzione "a coperchio spalancato" già vista anni fa con la prima Playstation e il Dreamcast. Tuttavia l'implementazione fisica del concept restituisce una sensazione eccessivamente economica che stride con il resto della console.

Il montaggio e l'accensione sono stati immediati e privi di problemi: il fatto che l'alimentazione sia interna aiuta molto a mantenere ordine sul ripiano di posizionamento. Per il resto i tempi di caricamento dell'XMB, la reattività, la sincronia dei controlli, la velocità del Wi-Fi e il supporto al 3D non cambiano di una virgola rispetto ai modelli preesistenti. Un aspetto è tuttavia evidente, ovvero la rumorosità: durante la navigazione o l'ascolto della musica, non c'è alcun problema. Quando invece si fa girare un Blu-ray per giocare la console emette un leggero ronzio di ventole al lavoro per dissipare il calore.

Anche la rotazione del disco stesso è percepibile, per quanto non particolarmente fastidiosa. In ogni caso il rumore di fondo è sicuramente superiore, seppur di poco, alla Slim e alla console originale. Questo è un effetto del posizionamento del lettore nella parte superiore e dello spessore della cover, a occhio molto sottile. Del resto era lecito attendersi un effetto di questo genere se pensiamo al fatto che nelle versioni precedenti il lettore era a caricamento frontale quindi il disco veniva "inglobato" all'interno del drive e la silenziosità era nettamente superiore.

L'apertura dello chassis rivela lo slot dedicato all'hard disk dove si trova un normale disco Hitachi da 5400rpm. Qui si nota anche la nuova PS3 con la copertura a scorrimento aperta che mostra il piatto di lettura del Blu-ray.

Abbiamo tra le mani questa nuova PS3 da solo due giorni e non abbiamo avuto la possibilità di provarla in dettaglio. Prossimamente eseguiremo una serie di test piuttosto intensivi su tre aspetti: il primo riguarda l'effettivo consumo di corrente elettrica e le prestazioni del lettore in termini di velocità di accesso e di banda passante.

"Prossimamente eseguiremo una serie di test piuttosto intensivi su tre aspetti della nuova PlayStation"

Molto interessante sarà il momento dell'apertura del telaio per analizzare l'interno e cercare di capire se anche stavolta Sony sia stata in grado di integrare il processore RSX in un singolo chip, più o meno come aveva fatto all'epoca della transizione tra la PlayStation 2 tradizionale e quella Slim con l'Emotion Engine e il Graphics Synthesizer fusi in un unico pezzetto di silicio. Una strategia adottata anche da Microsoft con successo in occasione del lancio dell'Xbox 360S.

A parte questo, il motivo d'interesse di questa terza incarnazione della PS3 riguarda la possibilità di piazzarla sul mercato a un prezzo inferiore, ed è su questo che Sony punta per arrivare a quel genere di penetrazione in grado di far arrivare il totale del venduto alla soglia dei cento milioni di unità da qui ai prossimi due anni. In questo caso stiamo parlando di una console in versione 500 GB che si piazza sugli scaffali a un prezzo simile a quello di una Slim da 320 GB con in bundle uno o due giochi.

Stando così le cose, fatta salva la necessità di portarsi a casa un modello ancora più compatto per motivi di spazio, preferiremmo rimetterci 180 GB in cambio della qualità costruttiva e dei giochi del modello precedente. Saranno tuttavia i prossimi mesi a dirci se Sony riuscirà a centrare quest'obiettivo, ma il presupposto imprescindibile per farlo sarà un'aggressiva riduzione di prezzo di tutta la linea dei modelli per tornare ad avere un certo margine di competitività sull'Xbox 360.

Uno scenario di questo genere, che porti il prezzo intorno ai 150-170 Euro, magari aggiungendo a corredo anche tre mesi di accesso gratuito al PlayStation Plus e alla sua vastissima collezione di giochi free, potrebbe disegnare uno scenario decisamente interessante per il 2013, in attesa dell'arrivo della nuova generazione.

Traduzione a cura di Matteo "Elvin" Lorenzetti.

Avatar di Richard Leadbetter
Richard Leadbetter: Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.
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