PlayStation e le sue acquisizioni e 'spese pazze' sono radicalmente diverse da quelle di Xbox
Sony sta facendo quello che ha sempre fatto.
Le recenti acquisizioni di PlayStation potrebbero sembrare una sorta di reazione a Xbox e per certi versi è così.
Sony ha dalla sua un certo numero di partner indipendenti all'interno dell'industria e con grandi nomi che comprano tutto ciò che vedono (non solo Microsoft ma anche Tencent, Embracer, Zynga, EA...), per la compagnia nipponica è importante proteggere i propri interessi e assicurarsi la vicinanza dei partner chiave.
Ma la strategia di acquisizione di Sony è più ponderata di parecchie acquisizioni e fusioni che accadono nell'industria videoludica di questi tempi e certamente è marcatamente in contrasto con ciò che Xbox sta facendo.
La strategia di acquisizioni di Microsoft è quasi frenetica nel suo approccio all'acquisto del miglior talento disponibile. Quella di Bethesda è stata l'acquisizione da prima pagina, una che ha sicuramente scosso l'industria. Ha aggiunto una forza significativa alla produzione first-party di Xbox e un boost importante al Game Pass, il servizio in abbonamento principe del colosso di Redmond.
Eppure è stata un'acquisizione che non si sposa perfettamente con ciò che Phil Spencer e Matt Booty hanno dichiarato all'interno di diverse interviste. Si cercavano studi che potessero aggiungere nuovi tipi di giochi e attirare un pubblico diverso. Si parlava di giochi adatti alle famiglie, titoli giapponesi, produzioni per il mercato asiatico...ciò di cui non c'era necessità assoluta erano più RPG e shooter ma questo è esattamente ciò che hanno acquistato.
Con questo non si vuole sminuire il valore che Bethesda porta in Microsoft. Se vi piacciono shooter ed RPG allora Xbox è davvero la casa per questi titoli, più ora che mai. È un affare che aggiunge una profondità significativa a Game Pass ma non aggiunge ampiezza. Certamente ci saranno altre acquisizioni in futuro che ricopriranno questo ruolo ma l'affare Bethesda evidenzia come Xbox sia interessata a tutte le opportunità
Al contrario le recenti acquisizioni di Sony sono più mirate e decisamente meno teatrali. Housemarque è un partner di vecchia data che ha davvero fatto un grande balzo in avanti qualitativamente con Returnal. Sony ha giocato un ruolo attivo nello sviluppo di questo studio e questo passo è l'inevitabile culminazione di quella relazione.
Quella di Nixxes è un'altra acquisizione strategica. PlayStation ha ottenuto un grande successo su PC grazie al porting di alcuni dei suoi giochi più importanti. I marchi hanno raggiunto nuove vette già su PS4 e il PC non fa altro che rendere quelle IP ancora più rilevanti. Acquisire un team di specialisti in giochi PC permette a Sony di approfondire l'esplorazione di quel mercato senza avere un impatto sui team first-party già esistenti.
Poi c'è Bluepoint. Lo studio non è stato acquisito da Sony la scorsa settimana nonostante sembrasse cosa fatta in un tweet di PlayStation Japan poi eliminato. Tuttavia se è successo o succederà, si tratterà di un'altra mossa attentamente ponderata.
Anche Bluepoint è un partner di vecchia data e in particolare è un team maestro dei remaster. PlayStation ha dimostrato di appoggiarsi a giochi storici per riempire con grande efficacia dei buchi nel calendario delle uscite. Demon's Souls è stato il gioco meglio accolto al lancio di PS5 mentre il remaster per PS4 di The Last of Us rimane uno dei successi più importanti della console. Di conseguenza ha senso portarsi a casa un team famoso per questo tipo di lavori.
Housemarque è l'emblema del modo in cui PlayStation acquisisce le compagnie. Si va a una manciata di appuntamenti che possono evolvere in una relazione e poi, se tutto va per il meglio, si arriva al matrimonio. Si tratta di una strategia tutto sommato comune e infatti alcuni degli studi acquisiti da Xbox come Undead Labs e Playground Games hanno seguito un percorso simile.
Solo quest'anno PlayStation ha già annunciato di "frequentare" tre nuove compagnie: Haven Studios, Firewalk Studios e Deviation Games. Questi sono sviluppatori AAA completamente nuovi di cui nessuno aveva sentito parlare prima che stringessero degli accordi con Sony ma i talenti alle spalle di questi team hanno creato giochi come Assassin's Creed, Destiny e Call of Duty.
Sony ha investito in Haven (il nuovo studio di Jade Raymond) e pubblicherà i primi giochi degli altri due studi. Tutti e tre avranno accesso alle risorse interne di PlayStation e saranno supportati dal boss dei PlayStation Studios, Hermen Hulst. Come in ogni appuntamento le cose non andranno necessariamente alla perfezione ma se dovesse accadere allora potremmo prevedere che questi accordi sbocceranno in qualcosa di più importante come successo tra Sony e Naughty Dog, Guerrilla Games, Media Molecule, Sucker Punch e Insomniac Games.
Questo non significa che PlayStation non investirà in compagnie che possano sopperire alle mancanze a livello di abilità e conoscenze. Acquisizioni di questo tipo vengono concluse frequentemente. Nixxes ha aggiunto grandi competenze nello sviluppo su PC, Gaikai ha portato competenza riguardo allo streaming, mentre la recente acquisizione dell'EVO fornisce alla compagnia un importante punto d'appoggio nell'eSport.
Essenzialmente questo è il modo in cui Sony ha storicamente acquistato compagnie videoludiche. Si è trattato o dell'inevitabile risultato di una partnership di successo o di una mossa strategica che permettesse di esplorare un'altra area del settore. Spendere miliardi su una Bethesda di turno o gettarsi a capofitto su chiunque sia in vendita non è mai stato nello stile della compagnia.
In un anno in cui fusioni e acquisizioni sono sempre più diffuse ci possiamo aspettare che Sony continui a spendere denaro. Solo non aspettatevi che venga coinvolta in quella attività per certi versi frenetica che possiamo osservare in altri giganti dei videogiochi.