Prince of Persia: le Sabbie Dimenticate
Wii indica la giusta direzione da seguire.
Solo ieri abbiamo pubblicato la recensione del capitolo PS3 e Xbox 360 di Prince of Persia: le Sabbie Dimenticate. Oggi è il turno della versione Wii del gioco Ubisoft, che si rivela essere una piacevole evoluzione di quanto visto nel capitolo della serie uscito un paio d'anni fa.
Nel titolo in questione, infatti, i programmatori avevano puntato tutto su una formula di gioco estremamente semplificata dove l'esplorazione, il comparto narrativo e il rapporto fra i due personaggi principali, avevano un ruolo di primissimo piano.
Per permettere ai giocatori di godere al meglio quella particolare esperienza, i responsabili dello sviluppo avevano optato per un livello di difficoltà quasi nullo, dove perfino la possibilità di morire era stata sacrificata nel nome della sperimentazione.
Un approccio tanto particolare ha diviso, com'era prevedibile, critica e pubblico, trasformando Prince of Persia in un caso unico, spesso analizzato al microscopio e ancora oggi al centro di intense discussioni tra appassionati.
Piuttosto che gettare completamente la spugna e tornare alla formula della vecchia trilogia di Prince of Persia, i ragazzi di Ubisoft Quebec hanno raccolto le numerose critiche fatte dai giocatori al titolo del 2008, e sono ripartiti da lì, cercando di aggiustare il tiro e di creare un'esperienza capace di soddisfare una fascia di pubblico più variegata. Il risultato è un prodotto molto interessante, che sotto vari aspetti sembra un mix ben riuscito fra Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo e l'episodio in cel shading di un paio d'anni fa. A differenza di quanto è accaduto con la versione PS3 e Xbox 360, infatti, nell'incarnazione Wii di Le Sabbie Dimenticate si respira a pieni polmoni l'atmosfera di una fiaba de Le Mille e Una Notte.
In questa nuova avventura il Principe viene accompagnato da una Djinn, una piccola creatura scintillante dalle fattezze femminili, trovata dal protagonista in un caotico bazar. Il viaggio ha inizio con la strana coppia già nel bel mezzo dell'azione, ed è solo attraverso i continui dialoghi tra il protagonista e la piccola Djinn che si scoprono i motivi che li hanno condotti alla misteriosa città che fa da palcoscenico all'intera vicenda.
Le conversazioni fresche, le ambientazioni colorate e la possibilità/necessità di utilizzare dei poteri che ricordano molto di più quelli del Prince of Persia del 2008 che quelli del capitolo attuale per PS3 e Xbox 360, rendono questo capitolo per Wii un vero piacere da giocare.