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Prototype

Intrighi, azione e genetica.

Solitamente gli intrighi hanno il potere di attirare il pubblico, accade nel cinema così come nei videogiochi. L’alone di mistero che può celarsi alle spalle di un soggetto sa arricchire una storia della giusta dose di adrenalina, della curiosità di conoscere cosa stia accadendo in un determinato luogo, quali siano i fattori scatenanti degli avvenimenti cui si assiste. Radical Entertainment gioca proprio su tutti questi fattori di coinvolgimento in Prototype, ponendo al centro della scena un ragazzo senza memoria, geneticamente modificato e invischiato in un complotto molto più grande di quanto si possa immaginare. Alex Mercer, questo il nome del personaggio principale, si troverà ad affrontare una situazione alquanto delicata, connessa al suo modo di essere e a potenti doti metamorfiche. La storia ha inizio in modo misterioso e il protagonista si risveglierà in un laboratorio, vittima di una vera e propria autopsia compiuta da un team medico. Inspiegabilmente è sopravvissuto e quando verrà dimesso dalla struttura si renderà conto di alcuni comportamenti inspiegabili del suo corpo. Scoprirà di essere in possesso di incredibili poteri, come la facoltà di correre sui muri dei palazzi ad una velocità sovrumana, saltare da enormi altezze e servirsi di una forza fuori dal comune. Al giocatore verrà lasciato il compito di capire il vero motivo che ha portato a questa situazione, cercando di recuperare i pezzi di un puzzle apparentemente irrisolvibile e indagare a fondo sugli avvenimenti passati.

Ci si troverà pertanto a camminare per una New York City alquanto verosimile. La struttura cittadina è stata mantenuta ma per favorire la fruizione del titolo gli sviluppatori hanno optato per alcune modifiche e licenze rispetto alla morfologia reale dei luoghi. Dalla demo mostrata nelle scorse settimane si è comunque visto come per la maggior parte questi vasti scenari non siano distruttibili, mentre gli oggetti che arricchiscono il paesaggio stradale come panchine, alberi e automobili saranno completamente interattivi. Il gioco si comporrà di oltre cento obiettivi direttamente connessi alla trama principale ma di questi solamente una trentina sarà fondamentale, gli altri al contrario serviranno per arricchire di informazioni e fornire una visuale d’insieme più accurata a chi sta giocando.

Carri armati, questi enormi veicoli si potranno pilotare in più occasioni, attenzione però a non investire quei pochi civili ancora sani!

Le fazioni che entreranno in scena sono dunque tre: oltre ad Alex ci saranno da un lato i militari, i quali si servono dei Blackwatch, un gruppo di poco socievoli soldati d’elite e gli Infetti, una schiera di civili che in seguito al contatto con un pericoloso e devastante virus si sono trasformati in aggressivi zombie. Il protagonista dal canto suo non si curerà più di tanto di questi due schieramenti ma preferirà agire unicamente in funzione del proprio interesse personale.

Non mancheranno ovviamente una serie di compiti secondari a fare da sfondo alla trama principale, nello specifico gli “eventi agilità”, da portare a termine sfruttando le nuove abilità apprese e gli “eventi uccisione”, nei quali uccidere orde di infetti entro un certo lasso di tempo. Nella demo mostrata in occasione del CES di Las Vegas ne è stata data una dimostrazione concreta: il protagonista doveva infatti eliminare gli zombie in un tempo limite di due minuti e per fare ciò era necessario sottrarre un carro armato all’esercito e percorrere le strade cittadine mietendo il maggior numero possibile di vittime.

Alex non avrà rimorsi o scrupoli, l’unica cosa che conta è risalire alla verità.

Le missioni ci condurranno in vari tipi di setting, dalle vie cittadine tra i grattacieli di Manhattan, ad alcune basi militari, da aree infestate da pericolosi e potenti virus a veri e propri teatri di guerra. Una capacità utile a procedere nell’investigazione consentirà di nascondersi dai propri avversari assumendo le sembianze di altre persone. Questa opportunità non agevola unicamente sul piano della possibile mimetizzazione agli occhi dei nemici, ma permetterà ad Alex di risalire ad ulteriori indicazioni sulla sua condizione, grazie alla percezione di memorie e riflessioni provenienti dalle anime dei soggetti di cui assume l’aspetto, che verranno progressivamente rivelate per mezzo di alcune sequenze flashback. La recettività andrà ad influire anche sulle conoscenze e abilità del personaggio, come ad esempio nel caso degli assalti agli elicotteri, durante i quali, eliminando il pilota, si imparerà a condurre il velivolo. Tali tecniche una volta attivate lo rimarranno per tutto il resto dell’avventura.