R.U.S.E.
La vera guerra si gioca su PC.
Se foste fra coloro che, leggendo la nostra recensione relativa alle versioni per console di R.U.S.E., hanno provato una certa delusione per quella che a tutti gli effetti è stata un'occasione mancata, forse questa seconda analisi, relativa all'edizione PC, vi farà tornare il sorriso.
Eh sì, perché a conti fatti gran parte dei problemi che hanno penalizzato le versioni PS3 e X360, conducendole verso un magro 6/10, riguardano principalmente il gameplay, vero punto debole di qualsiasi RTS mai realizzato su console. Abbandonando però il caro vecchio joypad per affidarsi all'inossidabile coppia composta da mouse e tastiera, l'ultima fatica di Ubisoft riesce a esprimere tutto il suo potenziale, garantendo così un'esperienza di buon livello per qualsiasi appassionato della categoria. Pronti a scoprire tutti i dettagli?
Come avrete senz'altro intuito nel corso degli ultimi mesi (o magari leggendo la nostra prima recensione), R.U.S.E. è un RTS alquanto insolito in cui la frenesia e la spettacolarizzazione delle battaglie proprie di altri esponenti della categoria, è sostituita da un ritmo più compassato ma non per questo meno intenso.
Il titolo si fonda infatti sulla strategia nella sua forma più pura, facendone quasi un credo, una fede, al fine di stimolare le nostre attitudini generalesche molto più di quanto non abbiano fatto altri RTS presenti sul mercato.
Rallentando la velocità dell'azione (attraverso un diminuzione della velocità delle unità) gli sviluppatori sono riusciti ad esaltare la vena tattico-strategica dell'esperienza in maniera tutt'altro che marginale, rendendo ogni battaglia una questione di intelligenza piuttosto che di forza bruta.
Per ottenere una qualsiasi vittoria, sia essa online o in single player, dovrete infatti imparare a padroneggiare ogni più piccola sfaccettatura dei conflitti: dalle potenzialità delle unità a propria disposizione (valutandone i punti di forza e debolezze in rapporto a quelle dei nemici da affrontare), alle risorse a disposizione, senza dimenticare ovviamente la composizione territoriale.
Ed è proprio quest'ultimo aspetto a ricoprire un ruolo di primaria importanza nell'economia di gioco. Visto l'ampio spazio dedicato dagli sviluppatori agli Inganni e vista la difficoltà negli spostamenti delle unità, ogni mossa, anche quella apparentemente più semplice o insignificante, dev'essere studiata nel dettaglio, cercando al tempo stesso di anticipare quelle del nemico.
Come? Semplice: disponendo le proprie truppe in modo da coprire tutte le zone più a rischio, creando dei diversivi per facilitare l'accerchiamento delle unità nemiche, nascondendo alcune delle proprie unità nelle zone più insidiose e vantaggiose del territorio e, "last but not least", sfruttando gli Stratagemmi nella maniera più adeguata.
Quest'ultimi non sono altro che abilità speciali attivabili durante il normale svolgimento di una battaglia e, come prevedibile, garantiscono specifici bonus in grado di facilitare notevolmente le proprie tattiche, siano essere offensive o difensive.