Rage
Il grande ritorno di id.
“Siamo i pionieri della tecnologia”, annuncia il lead designer Tim Willits con sicurezza, all'inizio della presentazione di Rage. Si tratta di una cosa vera? Rage è il primo gioco importante realizzato internamente dalla id Software, dai tempi di Doom III, del 2004. Quando uscirà, il prossimo anno, saranno trascorsi ben 7 anni da allora. Sette lunghi anni, durante i quali abbiamo visto l'Unreal Engine III rivoluzionare l'industria, e ben due versioni dello spettacolare CryEngine. Di certo id ebbe un impatto massiccio sui giochi degli anni '90, ma forse i giorni in cui potevano definirsi pionieri sono passati.
Willits non ha bisogno di giustificare la cosa, comunque. Piuttosto, preferisce lodare Rage, creato con il nuovo id Tech 5. Il gioco è ad almeno un anno dall'uscita, ma visivamente è già quasi perfetto. Le texture sono pulite e dettagliate, gli effetti di illuminazione fantastici e il gioco scorre via fluido (con pochissime incertezze che lo portano sotto la soglia dei 60 frame al secondo) perfino quando Willits salta su una dune buggy e inizia a girovagare per l'ambientazione a gran velocità.
La cosa interessante è che la demo di Rage non sta girando su un potentissimo PC, ma su una normalissima Xbox 360. “John Carmack adora far girare le cose alla velocità più alta possibile”, afferma Willits. Nessuno scherzo. Il recente acquisto della id da parte della ZeniMax Media lo sta facendo spingere ancora di più con questa sua mania. In caso ve lo steste chiedendo, inoltre, Willits ha affermato che la versione PS3 è ancora più fluida, allo stadio attuale di lavorazione.
E così, la rilevanza tecnica di id nel 2010, viene confermata con facile nonchalance. Per il resto, comunque, Willits adotta un tono più umile. L'azione è ancora run-and-gun, dice, ma Rage “cerca di aumentare le aspettative che la gente ha nei confronti dei giochi id Software”. Ci sono “altri elementi che lo rendono ancor più completo”, come le corse e i combattimenti con i veicoli, una storia corposa e personaggi caratterizzati. Doom III ha vissuto all'ombra di Half-Life 2 e dei primi due episodi di Halo, ed era inevitabile che apparisse troppo “vecchio”. Willits avrebbe anche potuto dire tranquillamente che avevano un certo ritardo da recuperare.
Intanto viene aggiustato il tiro su alcune delle affermazioni fatte durante i tre anni di notizie diffuse dal giorno del primo annuncio del gioco. Non si tratta di un titolo open-world, visto che Willits lo definisce “aperto ma guidato”, con missioni secondarie opzionali che offrono qualche distrazione rispetto al gameplay principale. Non ci sono nemmeno elementi GdR, visto che Rage segue il classico sentiero di avanzamento degli FPS basato sull'acquisizione di armi sempre più potenti: l'eroe infatti è la pistola.