Raving Rabbids: Travel in Time
Ritorno al futuro per i conigli di Ubisoft.
Inizialmente questi matti coniglietti mi erano decisamente simpatici. Le loro espressioni buffe e il loro irresistibile grido (di guerra? di battaglia? di follia?) mi avevano conquistato. Ubisoft li aveva inizialmente affiancati alla loro mascotte storica, Rayman, e il ruolo di comprimari fuori di testa gli si addiceva proprio.
Come ben sapete, però, i conigli tendono a moltiplicarsi secondo progressione esponenziale e così è stato anche per i Rabbids. Dopo essersi sbarazzati dell'ingombrante ombra dell'Uomo Raggio, hanno conquistato un posto tutto loro e ora è quasi impossibile non ritrovarseli un po' ovunque, al punto che negli ultimi tempi mi aspettavo di veder spuntare due orecchie bianche da qualche parte anche in Splinter Cell Conviction e Assassin's Creed Brotherhood.
Così non è stato, fortunatamente, ma l'ormai puntualissimo appuntamento annuale con questa serie non si è fatto attendere più di tanto. E così, eccomi qui a commentare questo Travel in Time, ennesima compilation di mini-giochi che stavolta hanno come filo conduttore i viaggi nel tempo.
L'idea di partenza non è sicuramente tra le più originali e il prologo vede i nostri molesti conigli andarsene in giro nelle varie epoche storiche a bordo di una lavatrice. "Doc" Emmet Brown e la sua DeLorean non approverebbero ma devo ammettere di aver trovato particolarmente gustose ed esilaranti le scene d'intermezzo del gioco.
Ne sono ovviamente protagonisti i Rabbids, che interferiscono in vari episodi storici combinando i soliti disastri... sapevate, ad esempio, che il tragico incidente del Titanic è stato causato proprio da uno di loro? Non ero a conoscenza del fatto che il capitano del gigantesco transatlantico fosse stato distratto da un coniglio e avesse per questo perso di vista l'iceberg in arrivo... l'episodio peraltro non è citato neanche nel film di James Cameron.
Ok, tralasciando i cenni più o meno storici, Travel in Time propone come al solito una serie di sfide di vario genere divise in macro-categorie, cinque per la precisione, che vanno dagli sparatutto ai platform, passando per le "simulazioni" di pesca e le corse.
Il numero di giochi disponibili non è altissimo e forse da questo punto di vista gli sviluppatori avrebbero potuto spremersi un po' di più. La loro varietà però è notevole, così come il divertimento che se ne ricava.