Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time
Battaglie multiplayer su DS e Wii.
Pur trattandosi di un franchise immensamente popolare, l'etichetta che Square Enix si diverte ad appiccicare un po' a caso a titoli assolutamente diversi fra loro, non è sempre completamente positiva per i prodotti stessi. Sentendo quelle due paroline...Final Fantasy...è infatti impossibile non pensare alle classiche cutscene tirate troppo per il lungo, agli incontri casuali, ad un certo filosofeggiare teen-emo e a personaggi tremendamente confusi sulla loro identità sessuale, al punto che per molti la sigla è diventata sinonimo di indifferenza e sbadigli.
In virtù di questa allergia qualcuno leggendo potrebbe addirittura deliberatamente non cliccare su questa recensione, perdendosi un progetto comunque genuinamente interessante. Final Fantasy Crystal Chronicles: Echoes of Time non è innanzitutto il "solito" Final Fantasy, trattandosi sostanzialmente di un GDR action un po' particolare. Un titolo dove la storia e le vicende dei personaggi passano indubbiamente in secondo piano, visto il focus sugli enigmi alla Zelda e sull'esplorazione dei dungeon in stile Diablo.
L'idea principale alla base di Echoes of Time è semplice e sfiziosa: proporre un videogame che permetta un'interazione multiplayer tra Wii e DS. La connettività tra le due popolarissime piattaforme Nintendo è infatti un'opzione ad oggi misteriosamente sottosfruttata, e bisogna riconoscere a Square Enix l'indubbio merito di aver provato a cambiare la situazione (come del resto già aveva fatto qualche anno fa con Cube e GBA in occasione del primo Crystal Chronicles...).
Stilisticamente più simile a Final Fantasy Crystal Chronicles: Ring of Fates che a My Life as a King, Echoes of Time è contraddistinto da una trama pretestuosa e piuttosto infantile (ma fortunatamente mai invadente) e da missioni rapide ma comunque appaganti, perfette per la fruzione on the go caratteristica delle console portatili (e il perché di questa scelta vi sarà più chiaro a pagina 2...).
Per prima cosa all'inizio dell'avventura vi sarà chiesto di scegliere la razza del vostro personaggio tra le quattro disponibili: i pacifici Clavat, i magici Yuke, i rapidi Selkie ed i buffi Lilty. Qualsiasi decisione prenderete, muoverete i primi passi con il vostro eroe alla vigilia del suo sedicesimo compleanno. Apprenderete così la basi del semplicissimo sistema di combattimento, strutturato in maniera volutamente accessibile ed immediata al fine di rendere l'esperienza divertente ma non troppo complessa. Avrete in sostanza un unico attacco base (la cui tipologia dipenderà dall'arma in vostro possesso), anche se sarà sempre possibile creare combo e cariche particolari usando salti e prese varie.
Non mancheranno poi gli immancabili attacchi magici, con sette diverse tipologie di incantesimi (Fire, Blizzard, Thunder, Cure, Rise e Clear, ciascuno contraddistinto da uno specifico colore) disponibili sin da subito. Assolutamente semplice e senza fronzoli anche la gestione delle magie: cliccando sul simbolo desiderato selezionerete un attacco, e muovendo l'apposito cursore a schermo andrete a colpire la zona indicata. Non è finita qui però: gli incantesimi potranno infatti essere combinati fra loro sia tra i vari personaggi (rilasciando contemporaneamente più magie nello stesso punto) sia da un unico giocatore, creando così potenti magie ibride. Una meccanica evidentemente pensata per incoraggiare la cooperazione, dal momento che gli incantesimi collettivi faranno effettivamente la differenza, rendendo pure l'azione più spettacolare!
I nemici eliminati lasceranno dietro di sé materiali, monete ed oggetti, per un vero e proprio trionfo della customizzazione del vostro avatar. Interessante fra l'altro l'idea di accumulare risorse per costruirsi da soli le armi, invece di ricorrere ai classici negozi in città, e appagante la continua ricerca di equipaggiamenti migliori (sempre ulteriormente potenziabili tramite speciali cristalli, simile a quanto visto in Fable II).