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Red Dead Redemption: Undead Nightmare

Laggiù nel decomposto West…

Avete notato come ormai gli zombie spuntino fuori davvero ovunque? Combattono contro le piante, affrontano coraggiosi soldati durante la Seconda Guerra Mondiale, infestano le lande di Borderlands, si immergono nei loschi intrighi della Yakuza... e sbranano allegramente i cowboy del Far West.

Viste le pressanti richieste dei fan, che non facevano altro che tampinare i ragazzi di Rockstar elemosinando un gioco sugli zombie sviluppato della grande R, la mossa di portare i non-morti in Red Dead Redemption non appare poi così assurda.

Durante la nostra ennesima capatina a Londra abbiamo avuto modo di affrontare una piacevole sessione di gioco con Undead Nightmare, rimanendo favorevolmente impressionati da ciò che i programmatori sono riusciti a inventare per movimentare il loro già splendido titolo.

Undead Nightmare sarà un DLC coi fiocchi, di quelli per cui la spesa di 1200 Microsoft Point (o 9,99 euro sul PSN) potrebbe non risultare eccessiva. Oltre a offrire una corposa campagna single player, infatti, questo contenuto scaricabile metterà a disposizione anche un divertente multiplayer (di cui non possiamo ancora rivelare nulla; per saperne di più al riguardo dovrete attendere il 20 di questo mese) e una massiccia reinterpretazione grafica del mondo di Red Dead Redemption.

La mappa di gioco che abbiamo imparato a conoscere durante le interminabili galoppate di John Marston apparirà più oscura, costantemente avvolta da toni cupi e caratterizzata da fredde nottate dominate da un'enorme luna piena.

John Marston va a caccia di zombie!

I rumori di sottofondo, precedentemente composti dai versi degli animali e dai suoni naturali del deserto, cambieranno completamente, offrendo un concerto a base di lamenti e grida laceranti in perfetto stile Left 4 Dead.

E la fauna? Anche quella apparirà profondamente diversa, visto che l'infezione colpirà indistintamente esseri umani e animali, che si riverseranno nelle vaste pianure in orribili versioni scarnificate e ripugnanti.

Fin qui, comunque, non c'è nulla di veramente diverso rispetto agli altri giochi di zombie. L'atmosfera sarà (per forza di cose) molto simile a quella di qualsiasi altra produzione non-morta in circolazione, non fosse per la colonna sonora che saprà mescolare con successo i motivi degli horror tradizionali con le sonorità western che tanto abbiamo apprezzato in Red Dead Redemption.

La vera forza di questo DLC,comunque, sarà il modo in cui esso andrà a modificare l'esperienza del gioco originale, proponendo momenti e situazioni a dir poco affascinanti.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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