Resident Evil 5
Il male secondo Capcom.
A partire dall'ultima dimostrazione a porte chiuse di Resident Evil 5, Capcom deve avere evidentemente apportato qualche modifica alla formula del suo survival horror per renderlo più appetibile ai giocatori occidentali.
La prima cosa che salta immediatamente all'occhio è il nuovo sistema di controllo di stampo dichiaratamente action, introdotto accanto a quello classico che negli anni abbiamo imparato ad amare/odiare. Derivato dalla passione del producer Jun Takeuchi per i first person shooter, rimappa il controllo della mira e dello sparo ai grilletti sinistro e destro. "Visto che la serie di Resident Evil è assai popolare in occidente abbiamo deciso di inserire un setup che gli occidentali potessero trovare agevole da padroneggiare", ci ha spiegato.
Se avete qualche familiarità con Call of Duty o Gears of War le azioni vi verranno naturali, e data l'immediatezza della cosa non dovrete fare i conti con il classico ostacolo di Resident Evil, vale a dire la necessità di riadattare il vostro modo di pensare e di giocare in funzione del titolo. Ugualmente vantaggiosa è la decisione di assegnare l'attacco col coltello e vari tipi di calci e pugni (diversi a seconda del contesto) al tasto dorsale destro.
Ma benché lo sparo e la mira siano stati rivisti, il fattore importante è che il gioco ha mantenuto inalterato il feeling di Resident Evil, con le caratteristiche dinamiche di combattimento "fermati e spara" che da sempre caratterizzano la serie. I fan di lunga data possono dunque stare tranquilli. Come d'abitudine, la tensione deriva dall'insaziabile necessità di conservare le munizioni, e per riuscirci dovrete inanellare un headshot dietro l'altro, aiutati dal puntatore laser montato sulla vostra arma.
Come per la demo dell'E3, la sezione che abbiamo avuto modo di testare era basata sulla modalità cooperativa in rete, e ci è stata mostrata anche una versione offline a schermo condiviso. In maniera simile a quanto visto in Resident Evil Zero, le azioni e i puzzle context sensitive saranno all'ordine del giorno, con il protagonista Chris Redfield pronto a collaborare con l'esotica new entry Sheva Alomar per risolvere enigmi in simultanea e per assicurarsi a vicenda il fuoco di copertura necessario per sopravvivere alle indemoniate orde di vittime del T-Virus (ma possiamo ancora chiamarli zombie oppure no?).
Per quanto riguarda gli enigmi di Resident Evil 5, Takeuchi ha spiegato che "Saranno all'incirca quantitativamente come quelli di Resident Evil 4", ma ha anche affermato che qui l'incedere sarà decisamente più avventuroso a causa del level design più elaborato e complesso. "Resident Evil 4 non offriva molto in termini di esplorazione o di scelte tra percorsi diversi. Era molto semplice da questo punto di vista. Lo stesso Mikami-san ha descritto il gioco come una sorta di grande circuito, in pratica. Con Resident Evil 5 abbiamo voluto rendere più complicate le cose, quindi gli elementi esplorativi e puramente adventure saranno maggiori che nel 4".
Ambientato dieci anni dopo le tragiche vicende dell'originale, ci è stato detto che il gioco fornirà fra l'altro nuovi dettagli sulle attività di Chris Redfield e sul futuro dell'umanità. "Il bioterrorismo è ormai una realtà in diverse parti del mondo", ha affermato Takeuchi, "e le persone stanno servendosi del T-Virus per commettere vari atti terroristici. Il motivo per cui Chris è stato mandato in Africa riguarda proprio un attacco biologico verificatosi in quel continente". Diventato un membro della BSAA (Bioterrorism Security Assessment Alliance), Redfield troverà sul posto la già citata collega Sheva, personaggio che farà da guida all'erculeo agente nella prima parte del gioco.
Abbiamo chiesto se nel gioco rivedremo altre figure familiari, e la risposta di Takeuchi è stata enigmatica: "Potreste in effetti incontrare altri personaggi già conosciuti, anche se avrete modo di impersonare solo e soltanto Chris e Sheva". Abbiamo successivamente esposto al gentile producer una nostra piccola ma genuina paura, relativa al fatto che questo nuovo episodio della saga possa rivelarsi meno epico del precedente. E la sua puntuale risposta è stata:"Abbiamo già detto che saranno necessarie circa venti ore per portare a termine il gioco, ma recentemente lo staff ha iniziato a giocare ad una versione molto avanzata e anche i membri più capaci hanno impiegato più di dieci ore per completarlo."