Resident Evil 5
Sopravvivere all'orrore.
Gli sviluppatori probabilmente non se la sono sentita di allontanarsi dal sistema di controllo tradizionale per non snaturare del tutto lo spirito della saga, ma come avrete compreso tutto ciò da l'idea di un rinnovamento riuscito solamente a metà.
Il primo capitolo prosegue attraverso varie strade, edifici e palazzi, fino al raggiungimento del primo boss, una cupa figura dall' aspetto ripugnante che, dopo essersi sbarazzato dell'ennesima squadra della BSAA, affronterà Chris e Sheva nei pressi di un grosso inceneritore. Spingerlo in quella direzione diventerà la tattica vincente, tuttavia si renderanno necessari più tentativi dal momento che le porte impiegheranno alcuni istanti a chiudersi e la bestia avrà l'opportunità di uscire dalla sua trappola letale. Alla fine del livello sarà consentito rifornirsi di armi da un apposito menù. Non ci sono tracce del mercante presente in Resident Evil 4 ma vendendo gemme e tesori vari raccolti lungo il cammino si potrà incamerare una maggiore quantità di oro. Inoltre l'inventario permetterà di scegliere a piacimento la posizione delle proprie armi, selezionabili poi attraverso la pressione del d-pad.
Nel secondo capitolo ci si misurerà per la prima volta con i cani infetti, spesso e volentieri più ostici da abbattere rispetto agli esseri umani. Si attraverseranno poi alcune aree all'interno delle fogne prima di giungere presso Shanty Town, lo scenario inserito nella seconda parte della demo disponibile al pubblico. Successivamente si passerà all'interno di alcune miniere e si dovrà cooperare con Sheva per il trasporto di una grande lanterna. Anche in questa situazione l'IA non si dimostra particolarmente efficace nel fornire l'adeguato supporto, le cose cambiano unicamente nel caso in cui si stia giocando in compagnia di un amico.
Nella parte conclusiva del capitolo si riuscirà finalmente a raggiungere Irving, che però nel frattempo verrà portato altrove da una misteriosa donna mascherata. Entrerà quindi in scena un nuovo boss dalle fattezze di uno scorpione e ancora una volta abbiamo dovuto constatare le consuete problematiche connesse all'IA alleata. L'unico punto debole della suddetta creatura è situato sulla sua schiena, pertanto mentre uno dei personaggi avrà il compito di distrarlo, l'altro sarà incaricato di colpire la zona critica ricorrendo alle armi da fuoco.
Se fino a questo punto il gameplay privilegia esclusivamente i combattimenti, le cose cambiano parzialmente con l'inizio del terzo atto, nel quale si dovranno cercare quattro pezzi di un "puzzle" che, una volta messi insieme, apriranno una porta. Mentre nei vecchi episodi elementi di questo genere dovevano essere scovati con l'esplorazione, ora gli oggetti da recuperare saranno contrassegnati sulla mappa, ponendo di fatto in secondo piano il fattore di sfida alla base degli enigmi caratteristici dei survival horror.